1. L'appartamento sbagliato


    Data: 02/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: MascalzoneGE

    Si sa che in un paesino nulla sfugge e tutti sanno tutto di tutti.
    
    Una sera sorseggiavo annoiato una birra al pub con la solita combriccola, quando nel locale entra un ragazzo di circa 25 anni.
    
    Nulla di speciale, francamente, ma mi incuriosì la sua andatura molto effeminata e il fatto che tutti si fossero voltati per guardarlo.
    
    Dentro di me pensai immediatamente al solito "femminiello" in cerca di qualche botta e via, quindi non gli prestai attenzione più di tanto.
    
    I miei interessi sono sempre stati altri ma ascoltai con una certa indifferenza la descrizione che i miei amici ne stavano facendo: "Carmelo è in cerca di cazzi, Forse oggi al lavoro gli è andata in bianco e ora viene quà a rimorchiare il frischiettone di turno".
    
    E infatti Carmelo sceglie proprio il nostro tavolo per sedersi senza essere invitato e senza chiedere nemmeno se potesse.
    
    "Ciao bei maschioni, mi offrite una birra"? Esordisce con una voce in falsetto accompagnata da gesti eccessivi delle braccia, flettendo il corpo.
    
    "Carmelo, quà la birra che cerchi non ce l'abbiamo, quindi stasera cambia tavolo". Rispondo io abbastanza scocciato da quella intrusione.
    
    Così Carmelo cambia tavolo e noi proseguiamo le nostre stupide discussioni.
    
    La serata finisce così, con la noia iniziale e qualche birra.
    
    L'indomani pomeriggio mi trovai in una zona del paesino che non conoscevo molto bene.
    
    Cercavo una vecchia amica, ormai sposata, con la quale tempo prima avevamo avuto una storia ad ...
    ... elastico ma con cui ci eravamo divertiti tantissimo.
    
    La palazzina era di due soli piani, tipica costruzione del luogo.
    
    Al citofono solo due campanelli e nessun nome sulla targhetta.
    
    Suono al primo e quasi subito, senza alcuna risposta dal citofono, il portone si apre consentendomi di entrare.
    
    Salgo al primo piano e vedo una porta aperta.
    
    Busso con la mano, sperando che non ci siano cani in giro per casa e mi fermo sull'uscio.
    
    E chi viene incontro a me?
    
    Ebbene si, proprio il femminiello del pub!
    
    "Scusa, cercavo la signora Cettina. Non so se ho suonato al campanello giusto".
    
    E lui, ancheggiando tipo sfilata di alta moda, "Ero affacciato in finestra quando ti ho visto arrivare e ho immaginato che fossi venuto per meeeee ..." Io rispondo che no, che cercavo la Cettina e che avrei provato a bussare all'altro appartamento.
    
    Ma ormai mi aveva raggiunto e, prendendomi per un braccio, mi fa entrare a casa sua dicendomi che la signora Cettina era fuori al lavoro e che non sarebbe rientrata prima di sera tardi.
    
    Mi fa accomodare sul divano e mi chiede se desidero qualche cosa da bere.
    
    "Sai?, Mi ricordo ancora del tuo tono scontroso al pub. Ma proprio non ti piaccio? mi chiede all'improvviso.
    
    Io sono visibilmente imbarazzato e farfuglio che no, non è questione di piacere ma semplicemente che aveva interrotto una discussione importante con i miei amici.
    
    Lui capisce che la risposta è una scusa inventata sul momento e con una mossa a sorpresa, si abbassa ...
«123»