Quelo che fai tu lo posso fare anche io
Data: 03/11/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Valtere
... come se mi vedessi dall’esterno. Il vecchio si slacciò i pantaloni e se lo tirò fuori menandoselo lentamente, puntava dritto verso la mia faccia, rimasi sorpreso del fatto che un uomo della sua età potesse essere così in tiro. Un acre odore iniziò a pervadere la stanza, aveva un cazzo di tutto rispetto, un po’ più grande del mio che già non sono messo male, mi colpì la cappella decisamente sproporzionata rispetto a tutto il resto, io ero come ipnotizzato dal movimento della sua mano, ero combattuto tra l’alzarmi e tirargli un pugno in faccia o continuare quel gioco malato. Quella sua sfacciataggine mi faceva una rabbia nera ma allo stesso tempo scatenava qualcosa in me che fino a 10 minuti prima non avrei nemmeno pensato di poter provare. Il signor B. non mi diede il tempo di prendere una decisione, allungò l’altra mano dietro la mia nuca e mi spinse la testa verso il suo cazzo in attimi che mi parvero interminabili finché le mie labbra non toccarono la sua cappella. Altri attimi interminabili, pensai “fanculo, voglio essere più troia di mia moglie” aprii la bocca e lo lasciai entrare. Iniziai a succhiarlo con foga, immaginavo mia moglie che lo faceva, immaginavo di essere mia moglie mentre lo faceva, ero eccitato come forse mai prima e senza rendermene conto iniziai a mugolare e a sbattermelo in faccia con la mano, il sapore del cazzo di quel vecchio mi faceva talmente schifo da farmi sentire veramente un animale, sbagliato, contro natura, ma proprio per questo mi eccitava. ...
... “Ci sai fare, giovanotto, sei proprio bravo” Mi disse, con la voce rotta dal piacere. D’un tratto mi diede del tu. “Più della troietta che ti sbatti? “ Gli chiesi senza smettere di succhiarlo. “Oh si si, sei bravissimo, anche se devo ammettere che lei è una troia senza paragoni” Cominciai a sospettare che il vecchio sapesse ma a sentire quelle parole persi completamente ogni freno inibitorio. Mi staccai dal suo cazzo, mi calai di botto i pantaloni e mi misi a culo all’aria sul divano. “Dai, fammi vedere come te la scopi quella troia, voglio sentirmi più troia di lei” La mia cappella gocciolava dall’eccitazione, sentire la mia voce che diceva quelle cose, immaginare che starei stato scopato dal cazzo che aveva scopato mia moglie mi aveva trasportato in un’altra dimensione. Con l’agilità di un ventenne anche il vecchio si liberò dei pantaloni, prese un preservativo da un cassetto e lo indossò, poi si avvicinò a me e senza smettere di masturbarsi si sputò sull’altra mano bagnandomi prima il buco poi la punta del suo cazzo. Iniziò con un dito ad entrare in me, prima piano piano, subito dopo credo ne introdusse un altro o altri due, io non capivo più niente, ero nelle sue mani. Dopo quella “formalità” lo sentii appoggiarsi con la cappella sul mio culo, stava per succedere. “Al 3” Mi disse “1, 2… 2 e mezzo” Nel dire ciò dava delle spinte che facevano entrare qualcosa, non potevo vedere ma mi sentivo aprire, dilatare, avevo una paura fottuta del 3 ma allo stesso tempo non desideravo ...