Una giornata al fiume (2)
Data: 05/11/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
Mentre sono ancora a culo per aria col viso spalmato sul telo, apro gli occhi per vedere la reazione di Enrico. Lui, però, guarda verso la boscaglia e col braccio chiama qualcuno. Mi tiro su e, voltandomi in quella direzione, scorgo un uomo tra i quaranta e i cinquant’anni, brizzolato e in una forma fisica invidiabile, uscire dai cespugli e dirigersi verso di me. Allora torno a fissare il mio ragazzo e lui mi sorride complice.
Non faccio in tempo a protestare, che l’uomo è già alle mie spalle e si china a ripulirmi la schiena e il culo dallo sperma di Georg. Mentre la sua lingua scorre lungo la mia spina dorsale, dei brividi mi scuotono e la pelle mi si accappona. Poi, mi percorre il dorso all’inverso fino ad introdursi nel mio solco. Quando la punta della lingua sfiora la mia rosellina, le terga mi schizzano per aria.
“Oh no, no, NO!”, protesto perché il mio orgasmo riparte, senza lasciarmi tregua. Ma subito dopo ne vengo talmente coinvolto che vado addirittura col culo incontro alla bocca del tipo. “Oh sì, sì, Sì!”, rettifico. Degli spasmi mi scuotono e mi ribalto, dapprima sul fianco e poi sulla schiena. L’uomo mi afferra le cosce e me le apre riprendendo il suo lavoro di lingua, tutto immerso tra le mie natiche e con il suo culo proteso verso l’alto.
Enrico si schioda dal masso e viene verso di noi. Si inginocchia vicino a me e mi sussurra: “Sei la solita vacca! Però, sai, anche quello lì è una troia che neanche ti immagini!”.
Provo a chiedergli come faccia ...
... lui a saperlo, ma una lappata intensa dell’uomo mi spezza il fiato, regalandomi una convulsione di piacere inaudita.
Quando riapro gli occhi, Enrico si è portato dietro il culo del tipo, gli sta abbassando lo slip e infine sparisce in mezzo alle sue chiappe. L’uomo chiude gli occhi e mugola come una gatta in calore: il mio ragazzone gli sta lavorando la rosellina e lui se la sta godendo alla grande.
“MMMMMM!!! Dai, sì, stallone mio! Leccami, sì, così! Oh sì, lì, proprio lì! Così! COSììììììììììì!!!”, geme la puttana, contorcendosi e dimenandosi. Quello che sembrava un maschio a tutti gli effetti si sta rivelando una battona da strada. E siamo solo all’inizio! Chissà che sorprese ci riserva?
Quando lo ha portato all’apice del piacere, Enrico si alza in piedi e si sfila il costume. Il suo cazzo schizza fuori più grosso che mai ed io me lo sento già tutto dentro di me. Lui, invece, si inginocchia di nuovo dietro l’uomo e, dando un colpo secco di bacino, lo impala fino in fondo. Quello non batte ciglio, ma emette solo un lungo rantolo di piacere, mentre continua a grufolare tra le mie chiappe. Il suo volto non ha tradito nessuna espressione di dolore, ma solo godimento su godimento. Altro che battona: è una vera vacca da monta! Enrico lo fotte pesantemente, come è nel suo stile, e quello si prende tutta intera la mazza.
Esaurito lo sperma nel mio sfintere, l’uomo mi lascia cadere giù le gambe e comincia a spompinarmi. Succhia che sembra un aspirapolvere da 2.200 W! Anche ...