L'orgasmo finale dello schiavetto
Data: 28/09/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales, Fonte: Annunci69
... provato e alla felicità di stare con lui. Non erano queste confidenze che si potevano condividere con uno schiavetto, pensò. D'altra parte anche David, che avrebbe desiderato tanto stampargli un bacio sulla bocca perché quello di prima gli era piaciuto tantissimo non osò farlo e chiuse dentro di se anche le tante frasi di gioia, piacere, soddisfazione e ammirazione che avrebbe tanto desiderato gridargli. Uno schiavo non può permetterselo, pensò pure lui. E, pure questa volta, soffocati dal ruolo che si erano imposti di vivere, non si aprirono l'uno con l'altro, peccato.
“Andremo in un conosciuto hotel dove ci sono molti gay. E' un quattro stelle e il servizio è ottimo come pure le stanze e il servizio. Tu sarai sempre a mia disposizione, solo per me. Va bene?”
Si fermò per attendere la risposta che fu affermativa.
“Andata e ritorno con volo di linea, niente charter. Ogni vota che ne avrò volta mi farai fare del sesso con te. Va bene?”
Fece di nuovo si con la testa.
“Ovviamente andremo in spiaggia, in piscina, in giro di notte… Insomma, faremo vacanza. Chiaramente per te pago tutto io. Conosco anche un posto, un club privè per soli uomini dove ci divertiremo con spettacoli e magari con del sesso con altri. Anche qui tu farai quello che ti chiederò di fare. Se mi va vederti scopare con uno stallone nero che c'è li tu lo fai. Ti va bene?”
Questa eventualità non l'aveva nemmeno pensata. Provò a farfugliare qualcosa ma lui lo incalzò, incurante di quanto stava ...
... provando a dire con un ancor più secco: “va bene?”
Annui.
“Magari alla sera ho voglia di uscire con te vestito da troia o travestito da donna. Lo dovrai fare. Chiaro?”
Si, si, era chiaro. Per Federico lui era solo un bel giocattolo da usare o da esibire. Si sentì triste. Nella sua testa aveva sperato, pur avendolo visto solo per poche ore che… Non osò nemmeno lui finire il pensiero. Cercò di farsi forza perché, in fondo, quella vacanza era quello che desiderava per andarsene, almeno per un po' da casa e anche perché sapeva benissimo che il gioco che aveva scelto di fare era questo. Non c'era spazio per altro che per il sesso.
Si era perso nei suoi pensieri e non aveva nemmeno più ascoltato le altre cose che stava elencando il suo padrone.
Come risvegliandosi bruscamente da un sogno, senza ricordarlo in modo chiaro, lo sentì chiedergli ancora se andava bene qualcosa che non aveva proprio sentito. Facendosi coraggio e con decisione disse: “va bene. Va bene tutto. Ho voglia di venire con te a Ibiza. Ti assicuro che farò ogni cosa che desideri. Vuoi scoparmi, lo fai. Vuoi che ti faccia un pompino, lo faccio. Vuoi che mi inculi un nero col cazzo grosso, lo prendo. Vuoi che balli nudo in un club, salgo sul cubo. Vuoi che mi vesta da troia e sculetti in centro, va bene. Se ti va faccio anche marchette. Non hai capito che voglio venire con te e che ti faccio tutto?”
Tacque ed entrambi restarono per dei lunghi istanti in silenzio. David pensò di aver esagerato con ...