1. Adolescenti in tempesta ormonale 4


    Data: 07/11/2018, Categorie: Etero Autore: Maliziosa360

    ... mostra il culo e le cosce, tacco 12 nero e calze nere velate, camicetta in seta nera con decolté generoso e reggiseno a balconcino. Le mutandine? Non le avevo! Al mio invito di spogliarsi come sempre, lui restò impietrito a guardarmi, così replicai:”Allora? Oggi non sei dell’umore? Vediamo se te lo faccio tornare . . . “ Iniziai a slacciarmi i bottoni della camicetta quindi il reggiseno che gli lanciai addosso sorridendogli . . . “Avanti Matteo, avvicinati e leccami i capezzoli, è un ordine!”. Lui si avvicinò e un po’ gaglioffamente appoggiò le sue labbra sul capezzolo iniziando a leccarlo, quindi con la mano iniziò a palparlo ed a stringerlo, non morivo di piacere ma era apprezzabile, finalmente non ero più solo una segaiola ricattata ma avevo anch’io la mia parte di soddisfazione! La stimolazione dei seni dopo un po’ mi provocò un certo prurito nella zona pubica e sentii il desiderio di essere un po’ baciata anche li, così staccai le tette dalla sua lingua e mi semisdraiai sulla panca . . . “Avanti ragazzino, dai piacere alla tua porno baby sitter!” . . lasciai intendere con un gesto in equivoco che avrebbe dovuto continuare tra le mie gambe, sfilai la minigonna e la figa apparve tutta davanti a lui che strabuzzò gli occhi, io sogghignai nel vedere la sua espressione così spontaneamente buffa ed immatura. . . . “Voglio che tu ti metta in ginocchio qui e me la lecchi finché io non decida di fermarti ok?” . . . allargai le cosce, con il dito medio e l’indice mi dilatai e ...
    ... carezzai le grandi labbra ed il clitoride davanti ai suoi occhi guardandolo fisso; lui si inginocchiò ai piedi della panca e un po’ tremolante posò la sua bocca, timidamente sentii la linguetta che mi lisciava delicatamente le grandi labbra, ma non sentivo le mani . . . “Avanti Matteo, accarezzami con le mani, succhiami il clitoride, fallo bene altrimenti oggi torni a casa senza sparare la solita cartuccia bello mio . . . “ Lui, pur senza essere niente di speciale si dava però da fare poverino, era proprio la prima volta per lui e non era affatto semplice dar piacere senza conoscere bene la materia . . ! Divaricai di più le gambe e con la mano gli spinsi la faccia sulla figa, la sua respirazione diventava affannosa, mi veniva quasi da ridere ma iniziava un po’ a piacermi, la pressione del suo naso mi dava piacere reale e così andammo avanti per diversi minuti. Le sue improvvisazioni non mi permettevano di mirare all’orgasmo purtroppo ma bastava accontentarsi un po’, era sempre meglio che essere usata come mano per fare seghe . . . ! Ma il tempo scorreva veloce e un po’ di strizza che qualcuno potesse arrivare c’era . . . “Basta così Matteo, allora ti piacciono i sapori femminili? . . . Ora toglimi i tacchi e baciami e leccami i piedi senza togliere le calze però!” Che buffa scena, oramai era davvero sottomesso alle mie volontà, un vero cagnolino ammansuetito! Non battè ciglio e scivolò lungo le mie gambe portandosi ai piedi, mi sfilò i tacchi alti e posò la bocca sulle mie dita ...