1. Adolescenti in tempesta ormonale 4


    Data: 07/11/2018, Categorie: Etero Autore: Maliziosa360

    ... baciandole, non mi rivolgeva mai lo sguardo, si sentiva forse in difetto oppure in imbarazzo chissà . . . “Sì Matteo, leccami le dita e la pianta dei piedi avanti tesoro, le donne vanno coccolate e accondiscese non lo sai?” I miei piedi, causa anche le calze di nylon, non emanavano propriamente essenza di violetta ma lui non si mostrò schifittoso. Ora la prova era da ritenersi superata e così decisi di non umiliarlo oltre misura così . . . “Ok,tirati su, ora mettiti li sulla panca in fondo ai miei piedi in ginocchio e tiralo fuori che ti faccio una cosa che ti piace tanto!” Per la prima volta mi guardò negli occhi con il viso più sereno, si mise in ginocchio davanti ai miei piedi sopra alla panca come da me richiesto e si abbassò i pantaloni e slip fino a metà coscia, il pene era mezzo floscio forse per la tensione accumulata fino a quel momento, io sorrisi per rilassarlo e iniziai a strofinargli il mio piedino sull’asta morbida e con un lento e delicato massaggino tornò a prendere vigore; quando le dimensioni arrivarono ad essere apprezzabili glielo afferrai con entrambi i piedi ed iniziai a fargli una sega che lui mostrava di gradire, quel gioco ora non lo vedevo più un ricatto ma iniziavo a divertirmi anch’io, tenergli il cazzo duro fra i miei piedi aveva quasi un senso rivendicativo nei suoi confronti, difficile spiegare ma quella era la sensazione. Ora mi piaceva e mi eccitava anche vedere il suo scappellamento ritmato dall’andamento dei miei piedi e quando ormai già ...
    ... pensavo di farlo venire così ebbi un pensiero maldestro e porco . . . . “Matteo ora sdraiati qui sulla panca al mio posto svelto!” Io mi alzai e feci sdraiare lui che obbedì senza fiatare, io mi misi di lato e glielo presi in bocca per fargli un pompino, mi piaceva l’idea di gustarmi ancora quel po’ di dolce sperma già assaggiato la volta precedente . . . iniziai a leccarlo decisa vista la sega già praticata, lo succhiavo sulla cappella mentre lo masturbavo piano e vidi che era già in preda ad una precoce crisi orgasmica quando, ultima bastardata, lo mollai li e mi alzai per andare alla borsetta . . . “Scusa Matteo, devo soffiarmi il naso, ora torno . . . “Lui si spaventò, temette che volessi lasciarlo così . . . “No, ti prego Anto, non lasciarmi così, ti prego ti prego . .” Quelle suppliche mi producevano piacere infinito, avrei voluto dargli anche questa punizione ma invece feci di meglio, sfilai un preservativo dalla mia borsetta e . . . “Guarda qui, adesso ti faccio inzuppare il biscotto per la prima volta in vita tua, non sei contento?” Lui sorrise a denti un po’ stretti ma forse temeva altre prove ai suoi danni, io tornai con la bocca sul suo pene e gli infilai il preservativo, lo verificai bene che fosse ben sistemato e poi . . . voilà, mi ci sedetti sopra a smorza candela al contrario cioè sbattendogli il culo in faccia! Mi girai con la testa verso di lui . . . “Sei pronto? Adesso vediamo quanto resisti! Mettimi le mani sul culo avanti!” Era ormai tardi, bisognava ...