1. Influenza


    Data: 07/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: erik20

    “Non mi sento bene,” disse una voce, mi girai e vidi Billy che entrava nella stanza. Era un ragazzo di 18 anni che abitava vicino a me e a cui tenevo compagnia mentre i suoi genitori erano fuori, perché era ammalato. Stava a occhi bassi, i suoi begli occhi marroni e tristi mentre veniva verso di me sul divano. Era in tenuta da letto e fui piacevolmente sorpreso da quello che indossava. I ragazzi della sua età smettono di portare pigiami, di solito, ma lui non aveva ancora fatto la transizione, quello che portava lo stringeva ed era troppo piccolo. Era di cotone blu chiaro, abbracciava il suo torace snello e lasciava esposta un po' della morbida pancia, i bottoni avevano difficoltà a rimanere chiusi. I pantaloni non andavano meglio essendo di 6 centimetri troppo corti sulle sue gambe di ragazzo. Meglio di tutto era la protuberanza notevole del suo pene molle che pendeva di fianco; era circonciso e doveva essere di 10 centimetri da molle. Mi venne duro solo a guardarlo.
    
    “Cosa c’è?” Chiesi mentre lui si lasciava cadere con un tonfo accanto a me. Misi una mano sul suo torace e lo spinsi indietro contro il divano. I pantaloni erano così stretti che l’apertura per il cazzo si apriva offrendo una prospettiva allettante dei morbidi peli pubici marroni e della base del suo uccello. Gli misi una mano sulla fronte.
    
    “Ti senti un po’ caldo?” chiesi e lui accennò col capo silenziosamente.
    
    “Sarà meglio che ti provi la febbre.”
    
    “Ok,” disse, d'accordo come al solito. Era un ...
    ... ragazzo così obbediente che sospettavo che avrebbe fatto qualunque cosa gli dicessi. Mi venne un'idea.
    
    “Dove è il termometro?” chiesi.
    
    “Vado a cercarlo,” Disse alzandosi. Mentre si allontanava osservai il suo piccolo sedere. I pantaloni lo stringevano così strettamente che potevo vedere chiaramente la fessura nel mezzo. Gli dissi di portare anche della vasellina e lui ritornò ubbidiente con le due cose. Fissai apertamente la sua protuberanza.
    
    “Ok, sdraiati sul mio grembo a faccia in giù,” dissi prendendo il termometro. Lui sembrò sorpreso ma non chiese il perché mentre lo faceva. Qualche attimo più tardi quel morbido culo era davanti a me, la sua testa alla mia sinistra, le gambe a destra.
    
    “Mi prenderai la temperatura dal culo?” Chiese.
    
    “Si,” dissi io mettendo le mani sulle sue natiche e stringendole delicatamente. Erano morbide e sode. Io fingevo di confortarle strofinandovi sopra delicatamente le mani.
    
    “Mia Mamma lo faceva così,” lui disse mettendosi comodo. Gli carezzai le gambe salendo al suo sedere morbido, poi feci scivolare le mani sotto la sua camicia, carezzandogli un po' la schiena.
    
    “Lei lo faceva così?”
    
    “Uh uh. Mi piace di più che in bocca, ma lei dice che sono troppo vecchio per farlo in quella maniera.”
    
    Io sorrisi maliziosamente. “Beh, non glielo diremo, ok?”
    
    “Ok,” disse allegramente. Il mio cazzo pulsò.
    
    Andai sotto il suo stomaco e sbottonai un po' la camicia allargandola. “Voglio che tu stia bene mentre sei sotto la mia cura questa ...
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