1. Influenza


    Data: 07/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: erik20

    ... sera,” dissi allargandogli la camicia e carezzandogli la schiena.
    
    “Ok,” disse d'accordo. Alla fine non riuscivo più a resistere. Feci scivolare le mani sotto la vita dello stretto pigiama spingendole lentamente sul suo sedere rosa, allargando le dita e spingendo in giù coi palmi. Era grande la sensazione della sua pelle mentre scoprivo il suo sedere ai miei occhi. Feci una pausa dandogli una stretta amichevole. Una volta che il suo sedere fu nudo, gli passai sotto e feci scivolare di nuovo la mia mano sotto il nastro della vita. Subito le mie dita incontrarono i morbidi peli pubici, poi il suo pene che mi riempì il palmo della mano, le mie dita circondarono le sue palle. Gli diedi una piccola stretta ed accarezzai delicatamente la sua giovane asta agendo come se non stessi facendo niente mentre l’altra mano spingeva i pantaloni in giù alle sue ginocchia. Gli strofinai di nuovo il culo.
    
    “Tutto bene?” Chiesi piano.
    
    La sua testa si girò verso di me, i suoi brillanti occhi marroni ora cercavano i miei. “Uh uh. Già mi sento meglio.”
    
    “Bene.” e rilasciai con dispiacere le sue parti private, le mie dita lo carezzarono un'ultima volta mentre passavo alla fase successiva. Bagnai un dito nella vasellina e rimarcai: “E’ probabile che dapprima dia fastidio, ok?”
    
    “Non lo sarà,” lui disse. “Mi ricordo.”
    
    L’incoraggiamento a conficcare il mio dito nel suo sedere era fin troppo evidente. Gli allargai le natiche e vidi il buco del culo senza peli che aspettava impaziente. Con ...
    ... uno sguardo diabolico spinsi il dito contro il suo ano e lo tenni là. Con mia sorpresa, lui alzò il sedere spingendo contro il mio dito che così scivolò dentro.
    
    “Bravo ragazzo,” dissi rauco mentre facevo scivolare dentro ulteriormente il mio dito. Cominciai a carezzarlo con l’altra mano, avanti ed indietro sul sedere mentre il dito gli lavorava il culo, entrò la prima nocca, poi la seconda e finalmente entrò completamente. Dopo qualche momento sentii qualche cosa che pigiava contro la mia gamba sinistra e lo guardai. Mi stava sorridendo con gli occhi semichiusi. L'oggetto che pigiava contro la mia coscia spinse più forte e mi resi conto di quello che era. Mi sentii mancare.
    
    La mia mano scivolò di nuovo sotto la sua pancia e subito le mie dita incontrarono un caldo pene semiduro ma già piuttosto grosso. Il suo sorriso ed anche il mio mentre avvolgevo il suo uccello con la mia mano, tirandolo delicatamente e spingendolo nella mia mano. Lo sentii diventare sempre più grosso. Un basso lamento gli scappò.
    
    “Come ti senti ora?” Gli chiesi sorridendo.
    
    “Felice,” disse.
    
    “Bene. Perché non ti giri sulla schiena e lo facciamo così?”
    
    “Ok.”
    
    Feci scivolare fuori il dito e lo guardai mentre si girava verso me. I miei occhi andarono subito al suo cazzo e lui rotolò sopra la schiena sul mio grembo. Quasi venni nei pantaloni. Vidi il suo pene diventare più lungo e più grosso davanti ai miei occhi, un set di palle lo completavano pendenti sotto e coperte di morbidi peli. Il ...