Vorrei, vorrei...
Data: 07/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: BIMBA79
... chiederti cercando di impostare la voce e non farti percepire il mio stato d'animo agitato, impaziente.Un impropero dietro l'altro esce dalle tue labbra, smontando il mio umore ma nello stesso tempo si scagliano sulla mia pelle come languide carezze.Guardare le tue dita, sapendoti furioso, che stringono la maniglia mi fa pensare a come mi toccheresti se solo avessi il coraggio di avvicinarmi un po' di più a te.�Entra� sussurri, facendomi scudo, riesco a leggere sulla porta il nome che non è il tuo, nemmeno il tempo di perdermi in un pensiero immorale riguardo la situazione in cui ti ho cacciato che il tonfo della porta chiusa alle tue spalle mi fa trasalire.Siamo soli, un brivido mi investe, siamo in una stanza quasi buia che profuma di pelle e dopobarba scadente, soli, e tu sembri sul punto di gridarmi addosso tutto il tuo sgomento.Eppure, mi piaci, mi piaci da impazzire potrei cadere ai tuoi piedi ora e supplicare di prendermi subito, ma resto immobile, quasi pietrificata, come te, nessuno dei due parla, nemmeno una parola, il tuo sguardo è quasi inespressivo, impassibile, molto diverso dall'uomo che conosco, mi sento una sciocca,�Dimmi qualcosa?� sbiascico, non ho più saliva, il cuore mi batte all'impazzata nel petto mi sembra quasi che tu possa sentirlo.�Te l'ho già chiesto - rispondi calmo - che ci fai qui?� ripeti scandendo le parole per farmele arrivare come macigni.Riesco solo a rispondere un "ti prego, scusami, lasciami andare" mi rendo conto di aver ...
... osato troppo, mi avvicino di qualche passo per uscire da quella porta, dalla tua mente, dalla tua vita.Non riesco a guardarti in viso, ti sposti appena per farmi avvicinare a quella dannata porta che mi allontanerà da te non appena la varcher�, il tuo sguardo è rivolto altrove, mi sento morire, siamo così vicini eppure così distanti ora. Allungo la mano, compiendo gesti primordiali senza averne nessuna intenzione, avrei tante parole da vomitarti addosso ora, e tu lo sai, ma l'unica che mi pare sensata è quella che credevo non avrei mai pronunciato, non a te, perlomeno.Nella mia mente l'immagine di me stessa che vaga per le vie di questa città che spesso mi hai citato fanno riempire i miei occhi di calde lacrime, mi trattengo, se ti dicessi anche solo una parola, ora, il tono spezzato della mia voce mi tradirebbe.Tu così vicino a me, non lo siamo mai stati, il profumo della tua pelle, dei tuoi abiti, dei tuoi capelli, vorrei sfiorarti, vorrei guardarti negli occhi, vorrei sentirmi stringere, respirare il tuo respiro, mi faccio male pensando a tutto quello che mai potrò avere, poi uno scatto deciso sulla maniglia e la luce del corridoio disegna una lunga striscia sul pavimento, e poi, di colpo mi manca il respiro, e il mio corpo rimbalza come una bambola di pezza sulla parete affianco a te, la stessa dove aveva indugiato il tuo sguardo fino a poco prima.è così buio ora, due fessure al posto degli occhi, non faccio in tempo a mettere a fuoco l' immagine delle tue ...