1. Sogno ricorrente


    Data: 08/11/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Elena86, Fonte: RaccontiMilu

    ... pavimento, la vagina fradicia, il letto bagnato dai suoi umori, e le sue parti intime indolenzite, molto più della sera prima. Dannazione. Elena iniziava ad essere agitata. Ma cosa stava succedendo. Non poteva crederci, sapeva dove la sua mente voleva arrivare, ma non voleva crederci. Cercava di ricordare. Sempre lo stesso sogno più o meno, anche se alcuni dettagli cambiavano ogni volta. Questa volta ricordava ancora di più. Dopo il preliminare, ricordava che qualcosa la penetrò nella vagina. Qualcosa di inconfondibile, un pene, ne era sicura al 100%, come era sicura che nessuno era entrato in quella stanza e nessuno l’avesse toccata. Ne erano sicure anche le telecamere del circuito di sorveglianza che Elena aveva voluto disperatamente controllare insieme ad un perplesso addetto alla sicurezza della tenuta.Elena ricordava chiaramente la sensazione del bacino che si alzava, delle mani che le stringevano il culo, la gambe costrette ad allargarsi, le sue membra che non riuscivano a muoversi, quasi sospesa sopra alle coperte, anche se di pochi centimetri mentre qualcosa faceva sesso con lei. Sesso molto soddisfacente, molto lungo, molto piacevole. Elena non poteva fare a meno di riconoscere nel modo di fare sesso di… di cosa non lo sapeva nemmeno, insomma... riconosceva suo marito. Elena vagliava le sue possibilità. Parlare con un medico, si… poteva essere una soluzione. Elena decise di fare un tentativo.Nel tardo pomeriggio Elena tornava alla villa con una busta di ...
    ... pscicofarmaci che non aveva nessuna intenzione di usare. Sapeva benissimo che non erano la soluzione a nessun problema. Non sapeva cosa fare. Quella notte andò a dormire molto agitata.Al mattino seguente ricordava benissimo tutti i dettagli di una notte inquietante in cui non era riuscita a prendere sonno. L’ospite invisibile era tornato, e aveva fatto sesso con lei per tutta la notte, instancabile. Le aveva penetrato la vagina. Elena sentiva benissimo quello che ormai non rifiutava più di chiamare “cazzo” dentro la sua vagina.Un grosso cazzo che la riempiva completamente e la scopava senza pietà. Ricordava che quel cazzo era poi passato all’entrata di servizio, lo aveva sentito mentre si appoggiava al suo ano, mentre lo penetrava. Ricordava la sensazione del suo culo che cercava di respingere questo ospite inatteso senza successo. La sua carne che si apriva, il cazzo enorme che le riempiva il culo fino in fondo, la sua impossibilità ad urlare. E poi il sesso, un lunghissimo e strepitoso sesso anale, che le aveva provocato orgasmi sconvolgenti e a ripetizione. Ricordava quel cazzo che entrava e usciva dal suo culo freneticamente, scopandola senza ritegno. Sentiva la sua mente affollarsi di frasi, pensieri indotti, non suoi, pensieri eccitanti.Parole che parlavano di quanto fosse, bella, di quanto fosse incredibile il suo corpo, del piacere provato a scoparla, di quanto fosse sodo, bello e accogliente il suo culo. Di come il suo corpo fosse una perfetta macchina del piacere, una perfetta ...
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