1. La povera zia


    Data: 08/11/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: Paolino99, Fonte: RaccontiMilu

    ... ero con mia madre a fare spese e la vidi, mi soffermai col viso appiccicato al vetro alitando sulla vetrina e pregando mia madre di entrare per comprarla. Lei mi strattonò dicendomi che costava troppo, che non c'era tempo e che di statuine in quel mondo ne avevo milioni a casa e mi costrinse a seguirla di mala voglia. Ricordo perfettamente il pensiero che mi attraversò in quel momento la mente: speriamo tu muoia gli dissi mentalmente, mentre intanto venivo trascinata con le lacrime agli occhi per le via della città. E quindi puoi ben immaginarti la sorpresa, la gioia e la felicità che mi permease quando aprii uno dei miei regali posti sotto l'albero la mattina di natale e vi scoprii dentro la statuina che avevo visto dentro al negozio. Mi girai verso mia madre e con le lacrime agli occhi per la contentezza la ringraziai e gli dissi che le volevo bene. E fui io contenta nel vedere il sorriso di mia madre illuminarle il viso e vederli lucidi gli occhi quasi dalla lacrime. E guarda adesso, darei indietro questa e altre mille statuette per avere ancora in vita mia madre. Quel racconto, quel prezioso ricordo di Federica che aveva condiviso con me mi fecero smettere di pensare a lei come l'oggetto del mio desiderio e la vidi col sentimento di come vedo Chiara; con amore mi avvicinai a lei e abbracciandola teneramente l'avvicinai a me finché la sua testa con tornò sulle mie spalle e potei sentire di nuovo l'odore dei suoi capelli mentre lei versava le calde lacrime sulle statuetta ...
    ... che ancor teneva in mano e una parte sulle mie spalle. Fu un momento stupendo per entrambi, per lei perché immagino si sentisse meno sola e io perché se poco fa i pensieri osceni su Federica erano scomparsi, con il suo avvicinarsi a me erano prepotentemente tornai a prendere possesso del mio corpo e del mio cazzo che di colpo era tornato sull'attenti. Rimase qualche attimo così appoggiata a me poi l'incantesimo finì, le lacrime smisero di scendergli e si alzò, si giro verso di me e tornò a guardarmi con i suoi splendidi oggi blu; mi fissò un attimo e mi chiese: �-Perché lo fai? Non sono nulla per te eppure mi hai trattato come mai ero stata trattata da nessun uomo� Non seppi cosa rispondere, non potevo dirgli �solamente per scoparti� perché anche se mentalmente sapevo che era così, in cuor mio sapevo che non era solo questo. Forse quando accadde questo ancora non ero riuscito veramente a pieno a capire i miei sentimenti per lei ma sapevo già da allora che non era solo per portarmela a letto. Comunque rimasi in silenzio mentre ancora la fissavo con occhi impacciati, mentre lei attendeva una risposta e io attendevo aiuto dal cielo per uscire da quella situazione. Il silenzio ma in particolare l'aria era satura di disagio da parte di entrambi e visto che Federica non ottenne risposta si alzò in piedi e andò a rimettere la statuina sopra alla mensola del camino presente nel salotto; mentre mi dava le spalle fissando ancora il prezioso ricordo, io feci per alzarmi e per prendere la ...
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