Parcheggiare bene l’auto, come è difficile per me. per fortuna c’è chi mi aiuta!
Data: 08/11/2018,
Categorie:
Trans
Autore: passivocaserta, Fonte: Annunci69
Era un Venerdì sera e per problemi sul lavoro avevo fatto tardissimo, molto più tardi del previsto. Ero preoccupato per la mia auto, il parcheggio privato che utilizzavo ogni giorno alle 22.00 chiudeva e avevo solo un quarto d’ora di tempo per raggiungerlo e prendere l’auto per tornare a casa.
Trafelato arrivai al parcheggio, salutai il vigilante seduto nel suo piccolo ufficio e mi diressi verso l’auto. Mmm che brutta sorpresa! Questa cosa dopo una giornata dura di lavoro proprio non ci voleva. La mia auto si trovava stretta tra un pilastro e un’altra auto. Avevo paura, nel tirarla fuori, di urtare il pilastro o l’auto nuova di zecca parcheggiata accanto alla mia.
Per evitare ogni tipo di problema andai dal vigilante e gli chiesi il favore di spostare la mia auto fuori da quello spazio ristretto del parcheggio al fine di potermene andare.
Il tipo, un bel ragazzo virile, con aria scocciata lasciò la sua postazione e mi accompagnò nei pressi della mia auto.
Gli diedi le chiavi, salì nella mia auto e in un colpo solo riuscì a portare la mia vettura fuori da quell’angusto spazio. Che frana che sono con le auto.
Mentre il vigilante stava uscendo dall’auto la sua attenzione fu catturata da un borsone aperto poso sul lato posteriore della vettura. Dal borsone fuoriusciva della biancheria intima in pizzo e una parrucca bionda.
Appena sceso dall’auto il vigilante, facendolo apposta, si mise a guardare dal finestrino dell’auto il contenuto del borsone posto sui ...
... sedili posteriori.
Fui colto da un grosso imbarazzo e come è mio solito il mio viso avvampò di un rosso pompeano.
Il tipo mi lanciò uno sguardo ammiccante e arrapato; tuttavia non mi disse nulla e tornò alla sua postazione.
Misi in moto l’auto e lentamente mi recai verso l’uscita dove trovai , in piedi, il vigilante che mi fece segno di volermi dire qualcosa.
Abbassai il finestrino per sentire cosa avesse da dirmi.
“Sa, lei è un nostro cliente affezionato. Ha mai pensato di farsi un abbonamento mensile anziché pagare il parcheggio quotidianamente? Andrebbe a risparmiare molto. Se viene un attimo in ufficio le mostro i dettagli dell’offerta relativa all’abbonamento. Lasci l’auto pure lì in quello spazio, tanto a quest’ora non viene più nessuno.
Per sicurezza però non lasci nulla nella vettura, lo porti con sé”, queste furono le brevi frasi che il vigilante mi comunicò allorquando stavo per uscire dal parcheggio.
Parcheggiai l’auto, presi il borsone e seguii il tipo nell’ufficio. Appena mi sedetti di fronte al vigilante, notai che mentre spiegava i dettagli dell’offerta, si passava la lingua tra le labbra.
Pensai che avesse le labbra secche.
“Sto per chiudere il parcheggio. Non ho nulla in programma per stasera. Vogliamo fare una cosa eccitante assieme?”, così all’improvviso introdusse l’argomento che con l’offerta dell’abbonamento non c’entrava nulla.
Imbarazzato e sorpreso dalla proposta gli risposi : “ Che cosa ha in mente di fare?”.
E lui di ...