1. Parcheggiare bene l’auto, come è difficile per me. per fortuna c’è chi mi aiuta!


    Data: 08/11/2018, Categorie: Trans Autore: passivocaserta, Fonte: Annunci69

    ... incidente.
    
    Alla prima piazzola di sosta accostò l’auto. Si chiuse la lampo, scese dall’auto e venne presso il lato passeggero.
    
    Io aprii lo sportello dell’auto, lui era all’impiedi .Così come mi trovavo seduta, gli aprii la patta del pantalone e iniziai a sfamarmi del suo pesce. Prima gli presi in bocca le palle che divorai fino quasi ad inghiottirle e poi iniziai a succhiarlo avidamente. Avevo voglia di dissetarmi di lui, della sua sborra.
    
    Iniziai a spompinarlo con passione. Sentivo le sue mani rudi che spingevano la mia testa sempre più a fondo. Le sue dita mi perlustravano il bordo delle labbra. Mi alzò la testa e i baciò con passione infilandomi tutte la lingua dentro.
    
    Mi fece alzare in piedi . Chiuse la portiera dell’auto e mi fece appoggiare ad essa. Iniziò a scoparmi il culo, prima con dolcezza e poi con forza.
    
    Vedevo le auto che sfrecciavano mentre lui, fottendomi il culo, mi faceva visitare il paradiso. Muoveva il suo pesce a ritmo regolare e perlustrava ogni centimetro del mio ano. Tanto spingeva quasi da farci entrare anche le palle dentro. Le sue mani sul mio petto che mi strizzavano ...
    ... capezzoli, la sua lingua nella mia e il suo cazzo a sfondarmi il culo.
    
    Vidi passare un camion che rallentò in prossimità della nostra auto per poi proseguire.
    
    Ero eccitatissima e lui un gran toro da monta. Stava quasi per venire, lo avvertivo dai gemiti che si facevano sempre più insistenti e pesanti.
    
    Mi fece girare e abbassare. Dopo aver sbattuto il suo cazzo lungo il mio viso, rimise la banana in bocca e ripresi a succhiarla. Dopo pochi colpi mi inondò la bocca della sua sborra calda.
    
    Dal basso mi gustavo lo spettacolo della sua espressione di godimento mentre continuavo a succhiarlo fino all’ultima goccia. Il suo cazzo uscì pulito dalla mia bocca.
    
    Ripassai il rossetto e risalii in auto dopo essermi data un’aggiustata ai vestiti.
    
    Lui riprese la guida alla volta di Napoli. Mi disse che voleva portarmi a fare una passeggiata sul lungomare e che quello che avevamo appena concluso era solo un assaggio della notte che ci attendeva.
    
    Pensai che in fondo non era poi una così grande sciagura non saper parcheggiare bene l’auto se questo dava la possibilità di conoscere persone come il mio parcheggiatore.
    
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