1. 169 - Papà Massimo e la sua Eloisa


    Data: 08/11/2018, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Ero felicemente sposato da circa tre anni, quando, in trasferta negli Stati Uniti per lavoro, durante un meeting conobbi Rachel, donna bellissima con un sorriso luminoso e irresistibilmente sexy. Lei non aveva solo il sorriso, aveva tutto il kit extra lusso che tutte le donne dovrebbero avere per far felice un uomo. Me ne innamorai e lei si innamorò di me.Tornai a Milano, ma quando vidi mia moglie, che pure era una bella donna, rimasi deluso, avevo davanti a me l'immagine di Rachel e di quel suo conturbante sorriso.Feci l'amore con la mia consorte, per l'ultima volta e mi ricordo come se fosse adesso che era il primo di luglio. Dopo qualche giorno confessai a mia moglie d'essermi innamorato di un'altra e che questa donna viveva e lavorava a New York. Lei fu molto comprensiva ed apprezzò la mia sincerità, concedendomi subito la separazione.In breve mi trasferii negli Stati Uniti e andai a vivere nell'attico di un grattacielo a Manhattan nella 8th Avenue.Mia moglie Liliana, mi telefonò circa un mese più tardi, dicendomi che durante quell'ultima notte d'amore lei era rimasta incinta e che non mi voleva obbligare a fare nulla di particolare, ma che me lo voleva solo dire, essendo che io ero il padre del bambino che sarebbe nato da li a pochi mesi.Ne parlai con Rachel e lei mi rispose che se volevo potevo tornare in Italia ma che non sarei mai più potuto far ritorno da lei.Non tornai a Milano e non lo feci nemmeno otto mesi dopo, quando la mia ex moglie mi disse d'aver partorito ...
    ... una bambina. Beh, mia ex moglie non proprio, nel senso che ci eravamo separati legalmente ma non avevamo mai divorziato definitivamente. Comunque dissi a Rachel che non potevo esimermi dall'andare almeno a vedere mia figlia e partii per Milano. Fu una visita breve, la puerpera e la neonata, alla quale Liliana aveva dato il nome di Eloisa, erano già a casa, io rimasi con loro circa tre, quattro ore, giusto il tempo dei saluti e di qualche bacetto alla minuscola creatura e poi ripresi il primo aereo e me ne tornai a New York dalla mia Rachel.Da allora, un po' mi vergogno a dirlo, per circa diciassette, diciotto anni, non feci mai più una visita a mia moglie e alla mia bambina. Preso com'ero dalla vita caotica che vivevo in quello che ormai consideravo il mio Paese, trascurai ogni contatto con la mia famiglia italiana. Poi, per il mio quarantatreesimo compleanno decisi di venire assieme a Rachel in Italia in vacanza. Avvisai Liliana e lei mi disse che ne potevo anche fare a meno e che mia figlia aveva ormai quasi diciotto anni e visto che fino ad allora era vissuta benissimo anche senza di me, poteva continuare a farlo tranquillamente.Partimmo ugualmente ed io nel tardo pomeriggio del giorno seguente al nostro arrivo in Italia, mi presentai alla porta di quella che era stata casa mia. Mi venne ad aprire una ragazza bellissima, rimasi stupito e subito affascinato, le chiesi se era Eloisa e lei mi rispose di si, mi presentai dicendole che ero suo padre. Con spiccata femminilità, la ...
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