169 - Papà Massimo e la sua Eloisa
Data: 08/11/2018,
Categorie:
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... quando uscimmo dal ristorante e salimmo in macchina. Come spesso succede il vino serve da disinibitore ed Eloisa quando si sedette, trascurò di sistemarsi meglio il vestito. Le mutandine si vedevano chiaramente ma lei non parve curarsene affatto. Poi ad un certo punto, al termine di un lungo viale alberato mi chiese......�Papà, gira a destra a quell'incrocio...........�Eseguii e mi trovai da lì a cento metri all'interno di un parco con moltissimi alberi che nascondevano i pochi lampioni accesi.�Fermati qui Papà.......... �Mi guardai attorno e vidi un po' più avanti altre macchine ferme, lei mi si buttò affettuosamente addosso cingendomi il collo con le braccia.......�Sono felice di averti finalmente conosciuto, sei una brava persona e a volte l'amore fa brutti scherzi. Sai la mamma ce l'ha con te per il fatto che l'hai lasciata e se fosse successo a me magari anche io sarei così incavolata!!!��Lo so, hai ragione tu ed ha ragione pure lei, allora ero giovane ed ho perso la testa per Rachel e non ho più capito niente.....��Capisco pà, capisco....... Anche io mi sono innamorata di un bel tipo ma poi ne ho conosciuto uno che mi piaceva di più ed ho mollato il primo in quattro e quattr'otto......��Già, se siamo padre e figlia un motivo ci sarà pure......�Lei rise di gusto e mi si appiccicò ancora di più addosso.Sentivo il suo rigoglioso e durissimo seno premermi contro, il caldo suo respiro che mi soffiava sul collo, la sua bocca vicinissima alla mia e mi accorsi che il mio ...
... animale si era svegliato del tutto e si era irrigidito dentro ai pantaloni. Allora, per liberarmi da quella imbarazzantisisma situazione...........�Senti, facciamo due passi nel parco??��Ehi papi come sei romantico!!!��Un'altra cosa che non conoscevi di me cara figlia mia!!! �Uscimmo dalla macchina e ci incamminammo lungo il viottolo fatto di pietre asimmetriche, le misi un braccio sulla spalla e la strinsi a me, lei mi cinse la vita e stretti stretti camminammo lentamente in quella stradicciola fra gli alberi e sotto alla luna.Mi sembrava d'essere tornato adolescente, quando teneramente con la ragazzina di turno passeggiavo la sera lungo altri viali e dentro ad altri parchi.Mi resi conto che la mia giovane bambina non mi era indifferente e che il mio non era solo amore filiale, anzi che non era per niente amore filiale!!!Lo testimoniava il fatto che dentro agli slip l'erezione non si acquietava più.Eloisa ad un certo punto, mentre divertita stava ridendo a crepapelle di qualche mia battuta, si fermò di botto e si voltò verso di me, mi buttò le braccia al collo e incredibilmente mi baciò sulla bocca. Fu un bacio senza lingua, ma nel contempo non fu solamente un bacio a stampo. Le sue morbidissime labbra si appoggiarono sulle mie e rimasero li a premere contro, forse in attesa che io mi decidessi ad aprire la bocca.Non lo feci e lei si ritirò ridendo come una monella scoperta con le mani nel barattolo della marmellata. Camminammo ancora, entrambi avvolti da un silenzio imbarazzato, ...