La schiava (pt3 un essere umano oltre le catene)
Data: 10/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Terra
... giornata prima di ritirarci ognuno nella propria camera Ametista ruppe la sua passività e così anche il silenzio senza però osare alzare lo sguardo sui miei occhi:
"Signore, lei non ha nessuna intenzione di farmi cose terribili è corretto se affermo questo?
Sa, prima che arrivassi qui da lei, per me ogni giorno era un inferno, non importava se piangessi o ridessi, il trattamento da me ricevuto rimaneva il medesimo, non avevo scelta se non accettare la mia vita ed anche se mi sentivo triste non potevo far altro che sopportare, questo è il motivo per cui..a volte..mi vede come distratta..a volte posso sembrarle..assente..mi sono abituata a comportarmi così..per non piangere più quando mi fossi sentita triste..o sorridere..quando fossi stata felice..perchè non importa quanto io abbia potuto sperare, o quanto fosse disgraziata la mia sfortuna..non accadeva niente di buono.
Da quando sono qui..lei signore non mi ha mai costretta a rifugiarmi negli angoli della mia mente per fuggire dalla realtà...ed in quei momenti mi chiedevo se lei fosse veramente diverso da tutte le persone che ho conosciuto fino ad adesso..ma voglio fermarmi dal fare questi pensieri.
Se mi fidassi di queste sensazioni, e queste poi venissero nuovamente tradite, non so se sarei in grado di sopportare ancora..Ad ogni modo, devo essere onesta ed ammettere che lei signore è sempre stato gentile e amorevole nei miei riguardi, non so ...
... cos'altro aggiungere."
Sono molto stupito da questa sua uscita così prolissa, deve aver osservato ogni mia azione ed esaminato ogni mia parola. Deve aver pensato a lungo su chi io sia e cosa io voglia, i suoi occhi adesso sono su di me e continua:
"SIgnore..Signore...SIgnore, posso fidarmi di lei, è questo quello che vuole farmi capire è vero signore?"
"Non ti tradirò Ametista"
le risposi con un tono quasi tendente a mettere in ridicolo le sue dubbie supposizioni sulle mie intenzioni
"Crederò alle sue parole signore
Chiedo perdono per essermi comportata in maniera asociale ed aver ignorato tutte le sue attenzioni fino ad adesso signore.
Mi impegnerò per esserle utile signore, però la prego, se dovessi ridere o piangere..non mi cacci via, la prego sia sempre il mio gentile signore"
Le sue ultime frasi suonavano tremanti rispetto al resto del discorso, doveva essersi sforzata davvero molto per esprimermi i suoi pensieri, quanta merda avrà vissuto questa povera creatura, ma è inutile stare a pensare a ciò che è stato.
Il mio lavoro sta andando bene, non l'ho forzata, mi sono mostrato coerentemente disposto a riconoscerle dignità e rispetto e questo è servito a farle abbassare di poco le sue paure. Il tempo sistemerà il resto. Io come sempre mi affido alla mia salda morale, sicuro che facendomi luce con essa nell'oscurità dello spirito di Ametista, risucirò a farle ritrovare il suo cuore.
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