-
Il camerino
Data: 11/11/2018, Categorie: Etero Autore: Frank721
... labbro inferiore e stringo il pugno mentre sento il mio cazzo crescere prepotentemente nei miei boxer. –Voglio fermarmi in quel negozio in Via *******…- Ma io non rispondo troppo preso da quello che vedevo, mentre mi palpavo il pacco sempre più grosso. –Fra?- mi allontano di scatto e il più disinvoltamente possibile rispondo –sì?- -ti va bene se mi fermo in quel negozio?- -oh sì certo… scusa mi… mi sono distratto… sì certo perfetto…-. –Hai visto qualcosa di bello?- aggiungo in fretta. Mi posiziono strategicamente in un punto per riuscire a vedere all’interno del bagno. –sì! Ho visto un vestitino che è la fine del mondo… è una vita che mi dico di prenderlo e oggi lo faccio… e poi ne ho bisogno… non so mai cosa mettermi quando esco…-. Do un’occhiata al guardaroba aperto, dove grucce e mensole faticano a rimanere in posizione sotto il peso di tutti i vestiti. –sì… immagino… bella seccatura eh?- rispondo io senza sapere cosa dire. Torno a guardare attraverso la fessura giusto in tempo per vederla tirarsi giù i pantaloncini, intravedendo il tanga fucsia. Sorrido, compiaciuto dell’aver indovinato di nuovo. Ormai sono un esperto della biancheria intima di Elena. Ho una bella immagine del culetto sodo di Elena prima che indossi il prendisole. Dio mi fa impazzire quando se lo mette… Non faccio in tempo a girare la testa per guardare da un’altra parte che lei esce dal bagno. Mi guarda interdetta per un attimo e poi mi sorride come se avesse capito tutto. Fa un giro su stessa per ...
... farmi come stava, dandomi l’occasione di osservare le sue tette sballonzolanti. Se prima ero eccitato ora ero veramente arrapato. Quel prendisole le arrivava a malapena a meta cosce ed essendo senza spalline si restringeva all’altezza del seno tenendoglielo sollevato e facendolo apparire ancora più grosso. I suoi capelli biondi mossi le ricadevano su di esso incorniciando quel suo viso d’angelo e quegli occhi azzurri di cui mi sono innamorato da tempo. Mi guarda e mi chiede –Allora? Ti è piaciuto lo show?- deglutisco sperando che non parli di quello che penso e rispondo –sì certo… Sei stupenda come sempre…- Si mette un paio di sandali con un tacco 8 a spillo, prende la borsa e usciamo di casa. La fermata della metro dista un po’ da lì e quindi saliamo in macchina per raggiungerla. Faccio fatica a guardare la strada continuamente distratto da lei che accavalla le gambe nude, baciate dal sole, facendo salire sempre più il prendisole. Si infila gli occhiali da sole e guarda fuori per un po’ apparentemente ignara delle mie occhiate roventi al suo corpo. Trovo velocemente parcheggio ed entriamo in metro. Il nostro vagone è abbastanza pieno e ci ricaviamo un angolino, pigiati uno contro l’altro. Chiacchieriamo del più e del meno finchè lei non mi dice, guardandomi negli occhi con un sorrisetto, –allora? Ho saputo eh?-. Avvampo di imbarazzo ma cerco di fare il disinvolto –cosa?- -di te e Carolina, l’altra sera alla festa…-. C’era stata una festa di compleanno e io e Carolina, ...