Addio al celibato
Data: 13/11/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: chupar
... ammirarlo per molto perchè gli amici si chiusero in cerchio intorno alla scena, sparandosi delle gran seghe e incitandolo a dare il massimo. Uno in particolare, un certo Diego, gli disse di limitarsi alla figa, perché per il sedere non avevano pagato. Tutti risero, dandogli dell’avaro. Lo stesso, tenendosi il cazzone scuro alla base, con un cenno del capo m’invitò a unirmi, ma io, seppur eccitato, non volli partecipare temendo di perdere il controllo e di diventare la vera troia della serata.
Dopo un po', mio cognato cominciò a spingere più velocemente e più profondamente. I colpi si fecero più intensi e veloci ed io sapevo cosa volesse dire. Con un grugnito soffocato, estrasse il cazzo e sparò innumerevoli schizzi sul culo della fortunata tra gli schiamazzi degli amici. Ma non la mollò fino a quando anche gli altri non ebbero schizzato fuori l'ultima goccia di sperma sulla pelle della ragazza.
Soddisfatti, tra abbracci e saluti, dopo un po' tutti se ne andarono, fissando l’appuntamento per il giorno dopo.
Era tardi e mio cognato mi disse che aveva bevuto troppo per guidare e accompagnarmi a casa, quindi rassicurai mia sorella sul tono della festa e avvisai che sarei rimasto a dormire da lui.
A quel punto ci toccò mettere a posto e andarcene a dormire con l’esplicita richiesta di non combinare nulla, per rispetto a mia sorella. Pensai che evidentemente aveva bevuto. Erano mesi che mi fotteva come un toro, si era appena scopato una puttana davanti agli amici e ...
... si ricordava solo allora del “rispetto”? Bah…
In un attimo eravamo in camera con i vestiti sparsi qua e là. A torso nudo di fronte a me, s’infilò il pigiama, barcollando un po’. Sembrava uscito da un film con quei calzoni larghi e rigati che, però, lasciavano ballonzolare tutta la sua dotazione che a volte faceva capolino dall’apertura centrale. Lasciò la giacca sbottonata, stiracchiandosi il torace villoso e contraendo involontariamente gli addominali: “Vado a pisciare. Appena torno, dormiamo.” Io annuii.
Rientrò, si sgrullò il pacco e venne a letto: "Oh, di stasera non dire niente. Gli altri sono tutti fidati. Non potevo tirarmi indietro o facevo la figura del coglione. Sai, con quante ce ne siamo fatte a giro?!"
- "Tante?"
- "Abbastanza. Soprattutto quando giocavamo insieme...Sai, le fans venivano direttamente nello spogliatoio a volte. Diciamo che mi hai beccato con una bella esperienza! Ti piace Diego?"
- "Ma che dici?"
- "Ho visto come lo guardavi, troietta. Il suo soprannome era "Mazza"...Pure lui è un gran porco! Eh, ne abbiamo squarciate di fighette insieme...Poi da quando si è sposato, se ne sta tranquillo. Almeno, così dice."
Passai una notte a dir poco agitata pensando a ciò che avevo visto, immaginando altre circostanze simili, sognando di essere io al posto di quella ragazza, tretto tra mio cognato e l'amico Diego.
Mi svegliai prestissimo, sudato ed eccitato. Mi voltai e lo vidi disteso al mio fianco che russava alla grande. Era la prima ...