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Addio al celibato
Data: 13/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: chupar
... stringevo le coperte. Avrei voluto supplicarlo di rallentare, mentre il mio sedere era divenuto rosso a furia di sculacciate. Finché: “Ti prego, basta. Tiralo fuori…” Incattivito, mi rispose: “Godi, ora devi godere di culo come una troia sbudellata!” Seguì un colpo di bacino deciso, mentre mi allargava le chiappe. Lo infilò per intero, premendo contro di me fino a farmi sentire i coglioni: “A lei questo non gliel’ho dato!” Eccola: un’intensa sborrata mattutina schizzò nel mio culo. Erano le 7:30. Mio cognato si accasciò sul letto, sudato. Afferrò la sveglia che aveva cominciato a trillare: “Cazzo! Tra due ore dobbiamo essere in chiesa!” Scappai in bagno a ripulirmi. Rientrai in camera e lo vidi disteso e pensieroso con le mani sotto il capo, guardando il soffitto: “Sei veramente una grandissima troia! Esagerata!” Quindi, si odorò le ascelle: “Vado in doccia.” Uscì, si vestì in silenzio: boxer, camicia, pantalone grigio, giacca blu. Io venni fuori dal bagno mentre si annodava la cravatta: “Tra mezz’ora devi essere fuori dai coglioni. Ti lascio qui i soldi per un taxi." Capii che diceva sul serio, tanto che me ne restai in silenzio. Infine, allacciandosi le scarpe da cerimonia: "Finisce qui. Da oggi si cambia o con te rischio di diventare veramente frocio.” “Bastardo fottuto”, pensai allora con l’ano ancora dolorante. Da lì a pochissimo l’avrei rivisto in chiesa al fianco di mia sorella e per tutto il tempo futuro mi sarei dovuto comportare con indifferenza? Gli gridai contro: “Stronzo di merda, le puttane degli amici sì ed io no?” - "Io quelle non le bacio!", mi rispose mentre se ne andava a fare colazione al bar. .