Turpe mente
Data: 14/11/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: BIMBA79
... per reprimere la voglia sempre più struggente, quella che fa male all'anima."Fallo, adesso, riempiti di me"Sussurr�, quasi ringhiando lui.Seguii con lo sguardo la sua mano che ancora lentissima si muoveva disegnando perfettamente il contorno di quel cazzo enorme, che mi aveva lasciata aperta e dolorante in ogni buco. Deglutendo a fatica, al ricordo del sesso feroce consumato solo qualche ora prima.Quel sesso che nasce nell'impeto e muore con i graffi sulla pelle, l'immagine del suo corpo sudato, mentre ringhiando mi stuprava tornò ferocemente riempiendomi gli occhi.Sconfitta mi accasciai sulla poltrona, cercando di assumere una posizione che non attirasse troppo l'attenzione, l'elastico in vita facilit� l'operazione e sotto allo sguardo eccitato di lui, feci scivolare la mano fino a penetrarmi con due dita, a stento trattenni un gemito, mentre le pareti bollenti della figa si contraevano attorno a quel surrogato di cazzo che mi invadevano."Brava troia, e ora cominciava a ruotare lentamente, apriti per me" con voce suadente impartì l'ordine, mentre lentissimo continuava a muovere la mano su quell'asta pulsante fatta di carne e di vene.Mi scopai con estenuante lentezza, insudiciando la mia mano."Dimmi cosa provi troia?!" chiese con un filo di voce.Non risposi non ne ebbi la forza, il piacere che provavo a farlo per lui, davanti a lui, mi fermava il respiro nei polmoni, quella sublime tortura mi stava svuotando il cervello."Non obbligarmi a fermarti, rispondi, ...
... adesso!?"Nonostante il respiro affannato riuscì a piagnucolare qualche parola"Provo, lo stesso piacere che mi hai donato tu, vorrei il tuo cazzo, ho troppa voglia di te, mi fai male" la voce una supplica implorante, mentre il piacere divampava, espandendosi fino alla pelle, marchiandosi del suo nome.La mano di lui si strinse attorno al cazzo, tremando, mentre una smorfia di dolore gli si dipinse sul volto, sibilò"Basta così, fermati, fammi vedere le tue dita"Con un gemito profondo portai la mano sul tavolino, gliela sbattei quasi sul viso, mostrando le dita imbrattate di umori densi e opachi, il profumo del mio sesso riemp� l'aria tra noi, ne raccolse con la punta delle dita una piccola quantità e se la portò alle labbra gustandone il sapore, emettendo un ansimo di approvazione. Quel gemito leggero attirò il mio sguardo, nei suoi occhi rividi lo stesso sguardo della notte precedente, uno sguardo tossico, malato ... indimenticabile."Sarà una lunga giornata" sbott� ridendo."A proposito, Cristina e Alessandro a che punto saranno?!"Sorrisi, ammiccando, guardando al di là delle sue spalle, lui si gir� seguendo il mio sguardo fino a incontrare due occhi sorridenti e compiaciuti su un viso radioso. Gli bastò uno sguardo per vedere le stoviglie sporche e vuote, intuendo che fossero seduti a quel tavolo da diversi minuti, tornò a posare gli occhi su di me gli sorrisi maliziosa, compiaciuta dalla situazione."Sei una serpe, un adorabile serpe lo sai?"Scoppiai in una fragorosa risata, candida come una ...