1. La passeggiata


    Data: 16/11/2018, Categorie: Etero Autore: passepartout

    ... travolgendo, chiuse gli occhi e si passò la lingua sulle labbra secche, probabilmente la sua saliva si era asciutta completamente, i seni sembravano dovessero esplodere da un momento all’altro, tanto era tesa la camicetta. L’orgasmo giunse violento, le gambe si strinsero intorno alla mia mano, imprigionandola in una morsa feroce, i pugni batterono sul tavolo con forza ed un singulto sfuggì dalle labbra di Nausica. Guido si sporse dal bancone, mi girai e sorridendo lo rassicurai. Soltanto un biscotto per traverso, niente di grave. Nausica, lasciò che il cuore ritrovasse la normalità del suo battito, lasciò che liberassi la mano ormai calda dalle sue cosce, il colorito del suo volto tornò roseo, mentre tiravo su la mano umida del suo piacere, la catturò e la portò alla bocca, succhiandone e leccandone le dita, prima che potessi farlo io. Sorrisi eccitato. Pagai il conto e ci accingemmo alla metro, era quasi orario di chiusura. Il viaggio nella vettura semivuota, ci permise di stare in silenzio, abbracciati, a casa avremmo fatto l’amore. Posteggiai l’auto nel box e salimmo in casa, aprii la porta e ci dirigemmo verso la camera da letto, la feci sedere sul bordo, le tolsi gli stivali, e li riposi in un angolo, Nausica si tolse la giacca e me la porse, l’attaccai dietro la porta della stanza, feci salire le mani sotto la gonna e afferrai le autoreggenti, sfilandole una alla volta, facendo attenzione a non smagliarle, poi le tolsi la camicia bianca, infine la feci stendere sul ...
    ... letto e le slacciai la gonna, adesso indossava soltanto l’intimo. Liberai i seni e li sfiorai con la punta delle dita, erano colline perfette, Nausica cercò il mio sguardo, era ebra di amore, io pure. Feci scivolare il perizoma prima sui fianchi e poi giù, fino alle caviglie, piegato di fronte a lei, poggiai la testa sulle sue ginocchia, lei mi carezzò la testa con le sue lunghe dita, poi infilai la faccia nel suo sesso, leccandola. Sollevò la testa e la lasciò cadere all’indietro, gemendo, il ricordo del piacere provato al negozio la faceva ancora vibrare. Mi alzai davanti a lei, mi osservò togliermi il cappotto, il maglione, la camicia, quando fu la volta dei pantaloni, fermò le mie mani sulla cintura e continuò lei, quando i pantaloni furono a terra, tirò giù gli slip, il mio sesso svettò, lo guardò per qualche istante, quasi ammirandolo, poi lo afferrò e cominciò a leccarlo, come fosse un caldo gelato, dopo quest’approccio delicato, lo ingoiò completamente, mentre lo succhiava, lo sentivo ingrossarsi all’interno della bocca. Si stese sul letto, portai le sue lunghe gambe sui miei fianchi, ed entrai dentro di lei, mentre ci baciavamo, nella soffusa luce della stanza. Vedevo i suoi occhi cercarmi, il suo viso trasfigurare dal piacere, i miei movimenti erano lenti e precisi, sentivo ad ogni colpo il contrarsi dell’addome, mi accoglieva con generosità. Venimmo quasi insieme quella notte, fu molto bello, rimanemmo uno sopra l’altra, abbandonati ai nostri odori ed al sudore. Le ...