1. Giochi bagnati


    Data: 16/11/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: iprimipassi

    ... impeccabili colleghi di lavoro il giorno successivo.La prima parte del pranzo era stata una vera tortura per Rosa. Giancarlo aveva preso posto accanto a lei e, agevolato dalla lunga tovaglia, non aveva perso tempo prima di posare una mano sulla gamba sinistra della ragazza e risalire lungo il suo interno cosce. Lei non si era neppure voltata a guardarlo, limitandosi ad allargare appena le gambe per permettergli di arrivare alla meta bollente al centro di esse. Non si era risparmiato dallo scostare le mutandine e giocare con le sue labbra. A volte le pizzicava, o le stringeva il clitoride tra le dita, torcendolo. Di tanto in tanto, le infilava dentro uno o due dita, abbastanza lentamente da non far notare il movimento del suo braccio, ma pure abbastanza a fondo da far sussultare la sua vittima ad ogni manovra. Anche Rosa non si era trattenuta dall�accarezzare e stringere vigorosamente il membro del suo collega attraverso i jeans, e quell�ulteriore contatto di certo non aveva contribuito a diminuire l�eccitazione di entrambi. Così come le occhiate furtive che si lanciavano di tanto in tanto confermavano solo quanto piacere si stessero vicendevolmente donando.Quando Rosa si alzò quasi di scatto per imboccare il corridoio che l�avrebbe condotta al bagno, Giancarlo restò per alcuni secondi a strofinare tra loro il suo dito indice e il medio, pregni degli abbondanti umori prodotti dalla sua complice d�avventure. Dopodiché, fingendo fosse un gesto dettato dal nervosismo o dalla ...
    ... noia, posò il gomito sul tavolo e portò le dita davanti alla bocca, spargendosi sulle labbra quei succhi che, subito dopo, leccò per assaporare con gusto.Qualche istante più tardi, si alzò anche lui, e anche lui si incamminò verso le toilette. Accertatosi che non vi fosse nessun altro all�interno, si diresse spedito verso il bagno che immaginò essere occupato da Rosa. Ne ebbe la certezza quando avvertì l�ansimare della donna oltre la sottile porta di legno. Bussò e al suo �Chi è?� pronunciato con voce affannata, si limitò a rispondere �Io, apri�. Lei eseguì, e Giancarlo si fiondò in quel piccolo vano richiudendo a fatica la porta alle sue spalle. Si soffermò poi a guardare la ragazza in piedi di fronte a lui. Rossa in viso, con la gonna arrotolata in vita e le mutandine abbassate fino alle ginocchia.Lei lo guardò sorridente. Lui, seppur voglioso di saltarle addosso e scoparla tanto forte da lasciarla senza fiato, si impose di restare imperturbabile. �Fammi vedere come ti stavi toccando�, le disse, scorrendo i suoi occhi da quelli di lei fino al suo pube ricoperto di corti peli scuri. Rosa non se lo fece ripetere. Con sguardo malizioso si abbandonò spalle al muro, facendo immediatamente scomparire due dita dentro di sé e prendendo da subito a muoverle a velocità quasi folle. Non tratteneva gemiti e sospiri, limitandosi a non alzare troppo il volume della voce. Quando Giancarlo vide che lei chiuse gli occhi e posò contro il muro anche la testa, le impose di fermarsi. Rosa, però, ...