Giochi bagnati
Data: 16/11/2018,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: iprimipassi
... sembrava non ascoltarlo. Continuava a riempirsi delle sue dita in maniera sempre più rapida e violenta. Dovette essere lui a porre fine a quella selvaggia masturbazione, spostando con forza il suo braccio e lasciandola vuota e gocciolante, a un soffio dall�orgasmo.Lei sgranò gli occhi e, con un filo di voce gli intimò di scoparla lì, in piedi, senza indugiare oltre.Lui le si avvicinò con un ghigno dipinto in volto. Le morse il labbro inferiore fino a strapparle un gemito di dolore. Dopodiché, fissandola negli occhi, le tirò i capelli verso il basso per costringerla ad accucciarsi. Con la mano libera, intanto, aveva estratto il suo pene in completa erezione.Seppur contrariata dal non aver raggiunto il piacere, Rosa si fece guidare fino ad imboccare quella grossa asta di carne. Si fece scivolare in bocca il glande, e continuò fino a sentirsi completamente invasa da quel membro possente. Ogni volta restava stupita da quelle dimensioni. Avvertiva la mascella dolorante da quanto l�aveva spalancata, la bocca e la gola tanto piene da non permettere neppure all�aria di passare. Eppure, era riuscita a prenderne a stento la metà. Fu allora che Giancarlo serrò una mano dietro la sua nuca, impedendole di liberarsi per riprendere fiato. E fu sempre allora che lui, senza interrompere il loro contatto visivo, riprese a parlare. �Non sono qui per scoparti. Sono qui per godere della tua bocca. E per accertarmi che tu non faccia lo stesso�.In quel momento lasciò la presa sulla testa ...
... della ragazza, che fece fuoriuscire il membro del collega ricoperto della sua saliva. Mentre inspirava a fondo per riempire i polmoni, lui continuò: �Voglio tenerti eccitata tutto il giorno. Voglio che le mie dita si arriccino, tanti sono gli umori che produrrai mentre continuerò a torturarti�. Continuando a parlare, forzò nuovamente Rosa a prendere in bocca il suo pene ormai teso allo spasimo. Quando lo fece, lui le bloccò ancora una volta la testa, iniziando ad affondare in lei con colpi di bacino prima lenti e poi, via via, più rapidi. �Stasera voglio scoparti sapendoti eccitata più di quanto tu non lo sia mai stata. Voglio farti raggiungere un orgasmo devastante appena poggerò il mio cazzo duro contro la tua figa fradicia, e prendere a scoparti con forza fino a far in modo che si susseguano, uno dietro l�altro�, disse, aumentando il ritmo al quale violava la sua bocca. �Voglio mandarti in tilt il cervello tanto ti farò godere. Voglio lasciarti senza la forza neppure di guardarmi con questi occhi da troia�, aggiunse, prima di emettere un grugnito e riempire di sperma denso e bollente la bocca e la gola della sua collega. Appena lei lo ebbe diligentemente ripulito, roteando voluttuosamente la sua lingua su quell�asta ancora turgida e ingoiando ogni goccia di quel seme viscoso e biancastro, lui la sollevò in piedi, sbattendola al muro e prendendo possesso della sua bocca per un bacio che la lasciò senza fiato.�Ora rivestiti e torniamo di là�, le intimò.Lei eseguì, non senza ...