1. Il ritorno di una gran puttana. (parte 1)


    Data: 18/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: italian nyphomaniac wife

    ... ingoio totale. Fu sufficiente raggiungerla in un auto parcheggiata in uno dei tanti punti di ritrovo che si usava in quel periodo. Infatti era consuetudine trovarsi in varie compagnie in luoghi tipo grandi piazze, lasciare le proprie auto in disparte, spesso aperte e con autoradio accesa. Quindi ci si mischiava tra noi in attesa di decidere dove andare. Non era inconsueto quindi che qualcuno o qualcuna si appartasse in un auto ad ascoltare musica. Lo stesso fece Marta quel giorno. Si sedette ad uno dei posti dietro. A quel mio amico venne in mente di sedersi al suo fianco. Non si conoscevano. Non si erano nemmeno presentati. Questo ragazzo non era uno sbruffone ma la cosa non escludeva che fosse anche porco. E soprattutto intraprendente. Dopo qualche istante che erano silenziosamente fianco a fianco e apparentemente nell’auto solo per ascoltare della musica, il porco decise di toccarsi il cazzo. All’esterno dei pantaloni. Marta continuò a guardare davanti a se mentre lo osservava con la coda degli occhi. Quello che contò per il porco fu che lei non si fosse alzata per andarsene via. Si slacciò la patta e tiro fuori l’uccello! Marta non fece una piega. Il porco decise quindi di iniziare a menarselo. Sentì che Marta ansimava dall’eccitazione. Gli bastò sfiorarle la spalla per vedersela fiondare sul cazzo. Spalancare la bocca e divorarlo. -Ragazzi! Nessuna mi ha mai fatto un pompino simile! Neanche le puttane da strada! E’ stato sufficiente toccarla e si è gettata. E non lo ...
    ... ha mollato finché non ha bevuto tutto. Mi ha svuotato le palle quella zoccola!- Questo disse il mio amico. Marta aveva infatti un nomignolo significativo : la regina dell’ingoio! Si diceva anche che non si limitasse a spompinare ma che scopasse come una zoccola, accompagnando il tutto dal turpiloquio spinto. Si narrava che amasse fare sesso con maschi molto più grandi di lei anche di sette, otto e anche dieci anni. Passò un anno da quell’episodio e ogni suo passaggio corrispondevano insulti da gran puttana. Anche le ragazze, sia le sue coetanee sia quelle in età maggiore la apostrofavano come zoccola. Si diceva che non si facesse scrupolo nel farsi scopare da maschi impegnati rendendo quindi cornute le varie fidanzate. Anzi si vociferava che trovasse ancora maggior gusto a farsi scopare da uomini già adulti e impegnati. Fino a quella domenica. Come tutte le domeniche mattina io e i miei amici ci ritrovavamo, nel frattempo organizzavamo il pomeriggio. Io e il mio migliore amico, Paolo, stavamo piacevolmente chiacchierando in piedi e disposti in circolo con altre femminucce tra le quali una tipa che era parecchio gradita a Paolo. Arrivò Marta e fu come un uragano. Ci conoscevamo a mala pena di vista. Anche per Paolo era una novità. Si intromise in circolo con un obiettivo chiaro anche a un cieco: farselo! Lo aveva puntato. Ogni pretesto era buono per allungare le mani sulla spalla di lui, per strusciarsi come una gatta in calore. Paolo è mio coetaneo. All’epoca avevamo ventuno ...
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