1. Il ritorno di una gran puttana. (parte 1)


    Data: 18/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: italian nyphomaniac wife

    ... dissi. Inviale un sms. Tentaci. Fui cauto. Le dissi che decenni prima avevamo avuto un incontro ravvicinato. Lei mi ripose prontamente (sempre con sms) chiedendomi quanto fosse stato ravvicinato. Io le riposi con un lapidario parecchio ravvicinato. Poi il silenzio. Ricordo che era un mezzogiorno. Ero in pausa, a casa mia, e mentre pranzavo guardavo la tv. Mi ero già messo il cuore in pace quando, una quindicina di minuti dal mio ultimo messaggio, arrivò una sua domanda. La scrivo esattamente coma la lessi: -Allora ho conosciuto la tua sborra? Ho bevuto anche la tua?- Mettetevi nei miei panni. Lo lessi. Lo rilessi. E avevo letto bene. La troia era tornata! Altro che mogliettina per bene. Cercai di limitare entusiasmo. In fin dei conti erano parole al vento. Almeno fino a quel momento. La troia mi invitò a sentirci la telefono nei pochi momenti di libertà che corrispondevano alla sera. Mentre lei era in vasca. La musica di sottofondo sarebbe servita a mascherare le parole. A pochi passi il figlio e il marito. Di tanto in tanto sentivo le loro voci. Udivo anche lei che dava indicazioni di dove fosse una cosa che non trovavano. Poi abbassava la voce e fu lei a chiedermi di fare sesso. Sesso telefonico. Sesso talmente porco da far arrossire anche una centralinista delle linee erotiche. Io le chiesi subito del suo passato, stando bene attento a non imbeccarla. Non desideravo che mi confermasse cose che dicevo io ma desideravo che mi confidase ciò che ricordava. Non ci fu ...
    ... necessità di alcun stimolo.. Era un fiume in piena. Lei stessa mi confermò che era consapevole del suo nomignolo: la regina dell’ingoio. E la cosa la aveva sempre eccitata. Io non potevo sapere una serie di cose. Fu lei a dirmele. Spontaneamente. Mentre ci masturbavamo. Mi disse di aver fatto il primo pompino con ingoio a un ragazzo che potrà aver avuto diciotto anni. Lei ne doveva compiere ancora dodici anni. Lo fece in una cabina di una piscina. Mi disse che pochi mesi dopo perse la verginità di figa in ferie. Al mare e in campeggio. Con uno di cui non ricorda nemmeno il nome. Aggiunse che quell’anno ci diede dentro da subito, passando da una tenda all’altra. E lo fece per tutti gli anni che andò in campeggio tanto che veniva aspettata con ansia da molte compagnie di ragazzi. Mi disse che non poteva ricordarsi di me. Ne aveva presi troppi da ricordarseli tutti. Inevitabilmente le chiesi se avesse un’idea di quanti se la scoparono. Non esitava a rispondere. Mi confidò che i pompini ( aggiungeva sempre la parola ingoio. Ci teneva a chiarire. La troia!) non ne aveva idea. Ne aveva fatti troppi. Però con molta probabilità aveva scopato con una cinquantina di maschi diversi. Ammise che era una stima al ribasso in quanto di tanto in tanto gliene tornava in mente qualcuno. Era sufficiente che passasse davanti ad un cortile che non vedeva da tempo e si rammentava che in quella casa aveva scopato, anche se non ricordava bene con chi. Mi disse che da ragazza prendeva in considerazione solo ...
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