Da Lorena
Data: 18/11/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: 1945
... cementato il nostro rapporto professionale. Eravamo, per tutti, una coppia vincente. Le trattative erano solitamente condotte in giornata. Si partiva alla mattina presto, si raggiungeva il cliente per la trattativa e solitamente si pranzava con lui; entro il tardo pomeriggio eravamo nuovamente a casa con la nostra famiglia. Accadde che un nuovo potenziale importante cliente in Sicilia, nella zona di Agrigento, richiedesse la presenza societaria. Il boss affidò il delicato incarico a noi due raccomandandoci il successo. Prendemmo l’appuntamento, ma essendo la dislocazione del cliente lontana dall’aeroporto, (il più vicino era quello di Palermo) lo fissammo nel tardo pomeriggio pur sapendo che non saremmo potuti rientrare a casa in serata. Per la prima volta dovemmo dormire fuori casa Il cliente conscio della nostra difficoltà ci disse di non preoccuparci per la serata e d il pernottamento; avrebbe pensato a tutto lui e sarebbe stato il nostro pigmalione. Arrivammo direttamente all’ hotel, splendido, dove un cortese receptionist ci confermò la prenotazione fatta da …. e che per nostra comodità le camere erano state scelte sullo stesso piano anche se non contigue La mia camera era bellissima. Vi era una zona soggiorno arredata con mobili del primo Novecento ed una grande camera da letto con un enorme letto a baldacchino; il bagno era grandissimo e dotato in eccesso. Mi cambiai indossando un abito che potesse andar bene sia per l’incontro lavorativo che per la successiva serata ...
... supponendo che non potessimo rientrare in hotel per il cambio. Anche Riccardo, il mio collega, agì allo stesso modo. Professionalmente elegante, ma in sintonia anche per la serata. La trattativa si concluse positivamente ed il nostro cliente, un gentiluomo squisito, ci condusse poi in un elegante, ma discreto, ristorante dove gustammo i piatti tipici della Sicilia. Fu una lunga, piacevolissima, cena allietata da dell’ottimo vino. Si chiacchierava con piacere, sereni e rilassati dopo il faticoso impegno lavorativo e scoprii numerose delizie siciliane che non avevo mai provato per cui era d’obbligo accompagnarle con un dedicato vino. Mi sentivo tranquilla e capace dei miei mezzi e partecipai con entusiasmo, con il senso del poi forse eccessivo, alla cena. Le portate si susseguivano e mi resi conto di essere piacevolmente brilla, ma ritenevo che sarei stata in grado di stare senza sforzo sulle mie gambe. Sbagliavo, poiché quando terminata la cena e salutato l’ospite quando Riccardo ed io decidemmo di fare due passi per arrivare al vicino posto taxi mi accorsi di ondeggiare come una piccola barca. Riccardo si rese conto del mio “stordimento” e mi disse: forse hai esagerata, ma tranquilla ci sono io. Arrivammo in hotel e ricordo che disse: ti accompagno in camera. Ricordo che entrammo in camera ed anche che mi sembrava di stare meglio tanto che quando Riccardo disse: un bicchiere solo noi due per festeggiare l’avvenuto contratto dissi volentieri di si. Prese dal piccolo frigo, in ...