1. Piccante come il gulasch (parte finale)


    Data: 18/11/2018, Categorie: Etero Autore: PifferaioMagico, Fonte: EroticiRacconti

    ... dobbiamo girare – si incuriosisce Margit – c’è una storia scritta? Matteo, con fare da professionista del cinema, si sgancia la steadicam e si accomoda sul divano. Beve un sorso della spremuta che gli ho appena portato e guarda all’indirizzo di noi tutti. Si sfila il maglioncino alla Baricco e resta in t-shirt bianca, come un vero direttore di scena. Brizzolato, occhi azzurri, sa di esercitare un notevole fascino sulle puledre che ha di fronte. – Ascoltate bene. Pifferaio tu devi interpretare la parte di un produttore cinematografico. Chloé sarà la tua assistente, con cuffie audio, copione e gomma americana da ciancicare. Voi due, Arcelia e Margit, siete due ragazze che vengono a fare un provino per girare un film porno. Sapete come vanno queste cose: lui vi fa accomodare, vi intervista, vi fa spogliare per vedere come siete fatte davanti e dietro. E poi si benda. – Si beenda…?!? – ripetono le ragazze in coro. – Eh sì perché vuole indovinare, senza toccarvi, quale delle tre gli sta succhiando il cazzo. Margit e Arcelia si guardano tra di loro per qualche secondo. Le loro menti frullano pensieri alla velocità di un criceto sulla ruota. Poi la rossa ungherese, toccandosi il lobo all’altezza dell’orecchino, prende coraggio ed espone la sua proposta. – Scusate io di film porno me ne intendo un pochino… – Nel senso che ne hai già girato qualcuno? – abbozza Matteo, interessato anche professionalmente. – No no, nel senso che ne ho visti parecchi con le mie amiche modelle. Nelle ...
    ... pause tra una sfilata e l’altra ci annoiamo: allora ci masturbiamo una con l’altra guardando stalloni negri che sfondano povere bianche magroline. – Ammazza, quant’è vero! Le ungheresi ne sanno più del diavolo… – Volevo chiedervi se si può cambiare questa storia. Vabbè che l’ha scritta il produttore arabo, ma non possiamo proporgliene una più piccante e meno scontata? – Roscietta bella, i tempi sono piuttosto stretti. Ma facci capire un po’ la tua idea. Margit si alza in piedi al centro del salotto. Non mi ero accorto che nel frattempo ha indossato una minigonna a pieghe, da cui si intravedono due autoreggenti velate color fumo di Londra, infilate in un paio di décolleté nere comprate sulla bancarella. Sopra porta un maglioncino bianco a mezze maniche che fa esaltare la sua morbida quarta di reggiseno. – Giochiamo un po’ sull’incesto padre-figlia: mi sembra che questo tema vi faccia rizzare molto l’uccello, vero maschietti? – Vero, troietta – dice il regista, più per ribadire la rudezza del suo personaggio. – Pifferaio torna a casa e trova me, sua figlia, che sta sditalinando le sue amiche di scuola. Una innocente orgia lesbica qui sul tappeto. – Bello, mi piace – aggiungo con una certa ansia che inizia a montare. – Allora lui decide di punirci, e noi ovviamente siamo felici di ricevere la sua punizione. – Che sarebbe? – biascica Matteo, come uno spettatore quasi divertito. – Una sarà un po’ torturata, e pensavo a te, Chloé, che sei la biondina del trio. – Mmmm potrebbe anche ...