1. La sfida


    Data: 19/11/2018, Categorie: Etero Autore: William Kasanova II, Fonte: RaccontiMilu

    Era da un paio di settimane che le correvo dietro, dopo che l'avevo vista in palestra: alta, bionda, dal corpo flessuoso, era la ragazza che avrei davvero voluto nuda nel mio letto, sudata e ansante, e con una buona dose del mio desiderio dentro di lei e sulla sua pelle chiara. Avevo chiesto al trainer come si chiamasse: Federica, mi aveva detto. "Federica" sarebbe stato un nome molto piacevole da sussurrare durante un orgasmo, decisi. L'indomani sera, se fosse andato tutto bene: avevamo deciso per una cena dopo alcuni incontri pomeridiani al bar, dove avevamo scoperto di essere compatibili caratterialmente. Entro un paio di giorni, probabilmente, se lo fossimo stati anche a livello sessuale ci saremmo probabilmente messi insieme. Beh, con una figa simile io lo ero di certo. La mattina, approfittando di un giorno di ferie, decisi di dare maggiore risalto ai miei addominali ed ai pettorali con una seduta dall'estetista: non era la prima volta che facevo la ceretta a strappo per la pelliccia che mi cresceva addosso e non mi andava affatto di fare la figura dell'orso con Federica. Entrai nella piccola clinica, niente di più di un negozio con qualche locale separato in cui strappare peli o fare manutenzione alle unghie. Mi presentai al bancone, dicendo di avere una prenotazione; la donna che gestiva i clienti la trovò sul suo computer e chiamò una ragazza perché mi facesse il trattamento che avevo richiesto. Pochi istanti dopo giunse una ragazza davvero bella, non troppo alta, ...
    ... capelli castani, un gran bel fisico nascosto in una uniforme bianca. Mi sorrise e mi chiese di seguirla. Non avrei chiesto di meglio. A coronare quel corpo meraviglioso ci pensava un gran bel culo che si muoveva in un paio di pantaloni che sembravano strizzarlo fin quasi troppo: ci avrei piantato volentieri le mani sopra, e ben altro al suo interno, per quanto non sia mai stato amante del sesso anale. Quasi mi pentii di volermi mettere con Federica… Se solo avessi conosciuto qualche giorno prima Tania. Entrammo in una delle stanze e, dopo aver chiuso la porta mi fece togliere la maglietta e sdraiare sul lettino coperto di carta. Ci presentammo l'un l'altra e lei cominciò a chiacchierare con me mentre distribuiva sulla mia schiena la cera calda. Di tanto in tanto, sbadatamente o meno mi sfiorava con le mani, e quelle sembravano ancora più bollenti della cera: quanto mi sarebbe piaciuto se avesse cominciato a farmi un massaggio con quelle sue dita flessuose… Glielo avrei restituito volentieri. La ragazza cominciò a strappare peli, continuando a parlare di sé, di cosa aveva studiato, di quanto le piaceva fare quel lavoro, del cugino che non voleva farsi fare la ceretta. - Di certo nemmeno io vorrei farmi mettere le mani addosso da una cugina così carina. - commentai, malizioso. Lei sembrò non capire e continuò con il suo lavoro, raccontando aneddoti che a suo giudizio sembravano divertenti. A me poco importavano, ma ne approfittavo per sembrare interessato e di tanto in tanto ...
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