1. La sfida


    Data: 19/11/2018, Categorie: Etero Autore: William Kasanova II, Fonte: RaccontiMilu

    ... ridacchiavo o ponevo domande. Finita la schiena mi fece voltare supino. Mentre preparava altra cera calda la vidi adocchiare i miei addominali con un sorriso, e quando iniziò a lavorarci sopra non perse occasione di sfiorarli, così come i pettorali. Soddisfatto del lavoro svolto da Tania, stavo per alzarmi quando lei mi chiese, quasi distrattamente: - Non vorresti fare una depilazione anche all'inguine? Ammetto che rimasi quasi scioccato alla domanda. Non era nei miei programmi, anche perché prevedevo di dare una sforbiciata attorno all'uccello da solo, una volta tornato a casa, sia per risparmiare qualche euro, sia per una questione pudica. In più, la volta precedente che ero venuto a farmi depilare la tipa che mi ero ritrovato a strapparmi i peli non era carina e delicata come Tania. Al diavolo, pensai, magari Federica avrebbe gradito un pube depilato come si deve, e poi volevo vedere l'espressione di Tania davanti al mio cazzo dopo gli occhi che si era fatta sui miei addominali. Tornai a sdraiarmi, sorridendo. - Perché no? - risposi. Lei si avvicinò al letto. - Abbassa i pantaloni e le mutande, per favore. - mi ordinò. Sono sicuro che nella sua voce ci fosse una leggera nota di desiderio Feci come mi aveva detto, un po' deluso che non me li avesse abbassati lei. Inarcando un po' la schiena mi feci scivolare lungo le gambe i jeans e le mutande. Grazie alla presenza della splendida ragazza e all'eccitazione che mi avevano provocato le sue mani su di me, il mio uccello ...
    ... s'inalberò all'istante, un obelisco rosa e porpora in onore di una magnifica dea. Mi finsi imbarazzato, sebbene lei non lo sembrasse per nulla. Anzi, lo fissò con un certo desiderio. - Spero tu riesca a lavorare ugualmente, senza doverci girare attorno. - ironizzai. - Non preoccuparti, so come fare per metterlo al suo posto. - ribattè lei, e lo strinse tra le sue dita calde, facendomi sussultare. Io ero pronto a buttare tutto sullo scherzo, ma Tania sembrava di un'opinione diversa. Mi sorrise, mentre la sua mano cominciava a muoversi su e giù lungo l'asta del mio cazzo, scappellandolo completamente o facendone richiudere la punta nella pelle. - Non capita spesso di trovare un ragazzo carino come te, William, in questo lavoro. - sussurrò, guardandomi negli occhi. - Spero che non sia un problema se ne approfitto… - e mentre lo diceva e la sua mano sinistra mi sparava lentamente una sega, la destra scivolò sulle mie palle, accarezzandole, scendendo fino al perineo e poi tornando a manipolarle. Cazzo, quant'era brava. Immaginai che il cugino avrebbe cambiato idea se avesse conosciuto le doti nascoste della fanciulla. Parlava sottovoce, non per paura di essere sentita all'esterno ma per creare un'atmosfera più intima tra noi due. Mi disse di rilassarmi, di percepire solo il movimento delle sue mani sul mio uccello e sui miei coglioni. Non so quanto durò, ma fu la sega migliore della mia vita, con le sue dita che di tanto in tanto lasciavano la mia nerchia per accarezzarne la cappella, e ...