Ruzzlemania
Data: 22/11/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Mylady06
Questo gioco non mi è mai piaciuto perché perdevo sempre!
Possibile che la stragrande maggioranza degli avversari che incontravo fosse tutta più brava ed abile di me? Qualcuno, pensando di essere spiritoso, commentava pure: “ Ti è andata maluccio questa volta, eri distratto?”, oppure: “Solo 22 parole!! Ma che hai la colla sotto il dito?” o ancora: “Scusa, non pensavo fossi un bambino…”
Non mi divertivo ed inoltre mi arrabbiavo… dato che non me lo aveva ordinato il medico, in breve lo abbandonai.
Siria, mia moglie invece, con quella cavolo di App, non scollava mai la testa sia dal Tablet che dallo Smartphone… passava ore intere a giocare, soprattutto la sera sul divano mentre io seguivo qualche programma in tv.
Ogni tanto la sentivo esclamare: “ E vaiii!!i…ho vinto pure questa! Oppure; “ L’ho distrutto!! Gli ho dato quasi 1000 punti di differenza!”, ed il massimo era: “Noooooo. Vuole ancora la rivincita? Ma sono nove partite consecutive che perde…. Non gli basta ancora?”.
Il gioco è così conosciuto e diffuso che immagino sappiate anche voi che è possibile chattare con l’avversario…. Basta cliccare in alto a dx sulla nuvoletta
.
L’ho scoperto quando una volta lì sopra mi è comparsa una cosa rossa e per curiosità ci ho cliccato … una teenager, a giudicare dalla foto del profilo, mi aveva scritto:” Ahò! Sto’ nclasse co la prof che spiega e che me sta a guardà, però t’ho rotto il c…lo lo stesso! Per caso sei de roma? a che scola vai?”.
Anche Siria ...
... chattava… con le amiche, mi diceva, oppure: “Non lo so! Chi lo conosce!”. Io non avevo la possibilità di vedere né cosa scriveva né a chi e perciò dovevo crederle. Però, chissà se qualcuno aveva mai provato ad abbordarla in quel modo…
Beh, sai che faccio? Ci provo io… per prima cosa mi creo un nuovo profilo… conosco il suo nick… la invito a giocare…. ci faccio qualche partita, chatto e vedo come reagisce…. magari racconta fesserie… dice di essere una ragazzina… dai che mi faccio due risate alla faccia sua.
Un giorno la contatto mentre sono al lavoro: lei è a casa. Giochiamo la prima partita e inizio “virtualmente” a marcarla...
“Ciao, come ti chiami?”
“E’ importante? Gioca, che stai perdendo!”
“Magari se me lo dici, gioco meglio…”
“Non credo ai miracoli….. comunque mi chiamo Siria!”
“Bel nome!!! Quanti anni hai?”
“78!”
“Dai, non prendermi in giro…”
“allora 15!”
“Non ci credo! Io mi chiamo Paolo e ne ho 33.”
Ovviamente mi inventavo tutto sperando di suscitare la sua curiosità.
Siria ha 40 anni… chissà, un uomo più giovane, poteva intrigarla… Per rendere la cosa più credibile raccontavo tutte cose vere: quelle di un mio amico e collega di lavoro che si chiamava appunto, Paolo.
“Ma sei qui per giocare o farmi l’interrogatorio?”
“Sono solo curioso di sapere chi sei… tanto non succede nulla… magari io sono di Bressanone e tu di Agrigento e non corriamo il rischio di incontrarci. Ah! Ah! Ah!”
“Ne ho ben 40 di anni. Guarda che hai perso la ...