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Lo studio di saffo e satiro
Data: 23/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Spettro82
Luca non si poteva certo definire un comune fattorino, simpatico e spigliato si era rifiutato di arrendersi alla crisi e aveva a malincuore rinunciato a sfruttare la sua laurea in radiologia mettendosi a fare l'istruttore di fitness la sera e le consegne per una cartoleria per uffici di giorno. I risultati del suo lavoro serale erano in bella vista sotto i nostri sguardi maliziosi almeno tre volte alla settimana. Sapevo che quella mattina sarebbe venuto in studio a cambiarci i toner delle stampanti, e la cosa aveva scatenato le immancabili battutine maliziose della mia giovane praticante Elisa . Era da me da poco più di sei mesi, bella e appariscente con un sedere da fare invidia a una brasiliana ed un seno impertinente. Io e lei nonostante i quasi dieci anni di differenza avevamo legato subito e si era formato un rapporto complice, più simile a quello tra sorelle che tra datrice di lavoro e sottoposta. Quando la ragazza andò ad aprire la porta lo vedemmo entrare con quattro scatole di carta che saranno pesate almeno quindici chili l'una. Le portava due per parte, non senza sforzo, i muscoli sotto la sua t-shirt erano gonfi all'inverosimile, quasi come stessero per esplodere. Mi vennero in mente i modelli delle pubblicità di Dolce e Gabbana, che come lui avevano statuari fisici mediterranei e occhi di un blu talmente intenso che sembravano disegnati con il colore del mare aperto. "Ciao Luca sono contento ...
... tu sia venuto!" Mi sorrise "Me lo dice sempre anche mia moglie....." Scoppiammo a ridere come due ragazzine alla sua battutaccia. Appoggio' i pacchi di carta per terra, il sudore gli rendeva la pelle lucida e metteva in risalto ancora di più la sua irresistibile abbronzatura, la maglietta sudata aderiva ai pettorali come se gli fosse disegnata addosso. Elisa lo invito' ad aiutarla con un sorriso che non ammetteva repliche. "Ora ti prendo i toner usati, scusa Sabrina li ho messi sopra l'armadio dietro di te, mi fai passare con la scala?" Mi alzai dalla scrivania e feci passare Elisa con una scaletta a quattro gradini che usava per arrivare agli ultimi scaffali delle altissime librerie dello studio notarile. Luca da dietro si offrì di aiutarla, ma quando fummo tutti e tre vicini notai che la maliziosa puttanella era salita e non aveva nulla sotto il gonnellino plissettato che indossava. Di fianco a me con uno sguardo da pesce lessò Luca le stava guardando la fica rasata che faceva bella mostra di se tra le splendide cosce. Non potei non guardarla, mentre si agitava traballante per passargli i toner scarichi le osservai attentamente, aveva un taglio lungo, labbra carnose e appariscenti, una figa grande e volgare che faceva quasi venir voglia di morderla. Dopo aver maliziosamente mostrato la mercanzia Elisa scese con un sorriso, mentre le mani di Luca le cingevano i fianchi per aiutarla. "Ely ci deve essere ...