l'esame
Data: 30/09/2017,
Categorie:
Altro,
Etero
Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu
Mirella era nel pallone e non sapeva come regolarsi.Era andata a dormire presto la sera, aveva mangiato solo una minestrina, ma aveva dormito male al pensiero dell�esame che doveva sostenere all�indomani pomeriggio, il prof. di procedura penale (l�esame che doveva sostenere) era stato poco bene e si era fatto sostituire all�ultimo momento da un suo ex allievo, messo in cattedra in altra sede, per la seduta di esame, Mirella non lo conosceva, mai visto neanche in fotografia, ma sapeva che godeva fama di duro agli esami, mentre il prof. era sì esigente, ma paterno, comprensivo, metteva a proprio agio, Mirella si era molto agitata.Si era alzata di buon mattino, una tazza di latte e caffè, poi era andata a prendere il treno per andare in città, il treno di pendolari, sempre molto affollato, e anche quel giorno c�era il pienone, Mirella voleva andare un po� in biblioteca per ripassare prima dell�esame, per quello era partita presto.Il passaggio dal freddo del mattino al caldo umido del treno, dove era rimasta in piedi, compressa tra le altre persone le mise in movimento l�intestino, cazzo, alzandosi era andata a pisciare, ma non aveva cacato, lei, che era come un orologio per le funzioni intestinali, era troppo in anticipo ed ora si faceva l�orario della cacca, sentì qualcosa che le spingeva al buchino, non sapeva se era gas, liquido o solido, strinse le chiappe, doveva resistere, per fortuna il tragitto era breve, sentiva la pancia in fermento che gorgogliava, cazzo, non voleva ...
... cacarsi addosso, poi nel treno �, finalmente arrivò in stazione e si diresse, sempre a chiappe strette verso i bagni, entrò in uno degli stalli, si stava togliendo il giaccone quando il suo buchino non resse più, ne uscì una lunga e sonora scorreggia accompagnata da un getto di merda liquida che imbrattò le mutande ed i pantaloni chiari, Mirella calò rapidamente il tutto, si sedette sulla tazza e finì di cacare, poi guardò sconsolata le mutande ed i calzoni, come doveva fare? Certo il giaccone avrebbe coperto le chiazza di merda che era ben visibile sul culo, ma l�odore? E poi doveva rimanere intabarrata per tutta la seduta d�esame?Mirella, quindi, era nel pallone e non sapeva che fare, poi, però, ebbe un�idea, in città c�era Luciana una ragazza di un paio d� anni più grande di lei che viveva in appartamento con suo fratello Antonio, suo ex compagno di scuola (e spasimante), studente di medicina, l�avrebbe chiamata per avere soccorso; la chiamò,senza precisare l�accidente cui era andata incontro, ma lei rispose che era fuori sede, ma se aveva bisogno d�aiuto c�era Antonio.Antonio � avrebbe dovuto dire ad Antonio che si era cacata nelle mutande?.. Proprio ad Antonio? Mai! Ma, poi �più che l�onor poté il digiuno�, non poteva invecchiare in quel cesso e lo chiamò.Non ebbe il coraggio di dire cosa le era capitato, ma solo che aveva bisogno di sistemarsi, Antonio le diede l� indirizzo e le chiese se doveva andarla a prendere, ma Mirella disse che sarebbe arrivata da sola.Appena ...