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Giusy
Data: 25/11/2018, Categorie: Lesbo Autore: BlackB, Fonte: EroticiRacconti
... la mascella e il collo. Mi fermai lì cominciando a succhiare finché non rimase un piccolo marchio rossastro. Tornai a baciarla sentendo le mie mutande inumidirsi e resistendo alla voglia di spogliarla immediatamente. Le mie mani salirono e arrivate alla maglietta giocarono col bordo, accarezzando a tratti la pelle nuda. Sentivo la sua eccitazione salire, il suo petto accelerare e i suoi occhi sempre più vogliosi. Volevo accontentarla, ma la paura di esagerare mi bloccava ancora. Forse lei capì il significato del mio indugiare, perché la vidi indietreggiare appena e togliersi la maglia, lasciandola sull’altro sedile. Il suo piccolo seno era all’altezza del mio viso, racchiuso in un reggiseno bianco e rosa, molto delicato, ma tremendamente superfluo in quel momento. Le mie mani salirono lungo la sua schiena e a vidi inarcarsi contro di me, per aiutarmi. Giocai col tessuto e le sorrisi quando mi supplicò con lo sguardo di liberarla. Avvicinai il viso al suo petto e leccai la parte del seno che sporgeva dalla piccola coppa destra per poi morderla e scendere infilando la lingua sotto il tessuto. Abbassai le bretelle e spinsi il reggiseno verso il basso invece di toglierlo. I suoi seni si sollevarono e i suoi capezzoli ora sembravano puntare contro di me. Mi avvicinai al destro e leccai l’areola per poi passare sopra il suo piccolo capezzolo. Era così eccitata da avere i seno leggermente più grandi del solito e entrambi i capezzoli ben eretti. Portai la bocca intorno a quello ...
... destro e succhiai appena prima di tornare a leccarlo. La sentii sussultare ancora e prendere subito la mia testa tra le mani, spingendomi contro di lei. Comincia a leccarlo lentamente e con l’altra mano strinsi a coppa il seno sinistro. Era bellissimo sentila muovere, sussultare e ansimare per quello che stavo facendo e questo mi spinse a volerne di più. Strinsi tra le dita il capezzolo destro e tra i denti quello sinistro per qualche secondo e quando la sentii urlare tornai a leccarla, ora molto più velocemente. Per un attimo le sue mani si erano strette tra i miei capelli… avevo resistito continuando a tenere la bocca sul suo seno, ma lei aveva spostato subito le mani sulle mie spalle. Mi allontanai e tornai a baciarla, desiderosa di sentire ancora la sua lingua. In quel momento fece una cosa che mi sorprese… Prese la mia mano e l’avvicinò al suo inguine… I suoi pantaloni erano completamente bagnati dai suoi umori. Eccitata da quella consapevolezza sentii colare e bagnare anche i miei… la volevo e lei voleva me. Le accarezzai l’inguine spingendomi contro di lei e presto la sentii ansimare contro la mia bocca. Spostò il viso nascondendolo sulla mia spalla e la vidi assecondare i miei movimenti, strusciandosi contro la mia mano. Avvicinai le mie labbra al suo orecchio e cominciai – Ti voglio… - Ho voglia di prenderti – dissi chiudendo la mano a pugno e spingendo il dorso contro di lei. - Ora… - continuando con l’indice sollevato appena. - Voglio farti mia. - Si – mi rispose e le ...