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Il tradimento di mia moglie
Data: 27/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: marito cornuto
... nell’ingresso. Amos disse che notava qualcosa di strano. - Che cosa? – domandò mia moglie. - Sono stato l’ultimo a entrare in camera e avevo chiuso la porta del vestibolo che dà sull’ingresso. Sono uscito ancora per primo e l’ho trovata aperta di una fessura. - - Amos, ne sei convinto? – chiese Nadia. - Posso sbagliarmi, ma… se fosse tornato tuo marito e avesse visto tutto? - suppose lui. - Mio marito non sarà a casa prima delle sette di stasera – rispose Nadia, poi li tranquillizzò dicendo loro che mai era capitato tornassi prima del previsto e in ogni caso avrebbe fatto il diavolo a quattro se li avesse scoperti. - Chi può saperlo, come avrebbe reagito - replicò Amos. - Potrebbe avere deciso di evitare lo scandalo andandosene, oppure che ci abbia spiato e si sia masturbato. La mente delle persone ha reazioni stranissime a volte. – - Bah! - esclamò Nadia facendo spallucce – certe circostanze accadono solo nei filmetti porno. - In ogni caso – intervenne Amos rivolgendosi a mia moglie – ti suggerisco di guardare in tutte le stanze. Sentii il passo frettoloso di mia moglie. Mi sdraiai dietro il letto. Qualche istante dopo Nadia aprì la porta. Non potevo mettermi sotto il letto perché lo spazio era occupato da moderni cassettoni. Mi augurai, tremante, che Nadia non facesse il giro della stanza, infatti, dalla rapidità con la quale richiuse la porta, compresi che aveva dato soltanto un’occhiata. Li sentii ancora parlottare nell’ingresso poi le loro voci si affievolirono. Capii ...
... che erano entrati nel soggiorno. Il desiderio di tornare a spiarli mi avvolse come un guanto che fascia le dita. Rischiavo di essere scoperto ma dovevo vedere. Uscii nell’ingresso addossandomi alla parete che confinava con l’accesso ad arco del soggiorno. Con molta cautela mi sporsi per guardare. Paco e Amos si erano rimessi gli abiti ma Nadia, tranne le autoreggenti, l’orologio al polso, e le scarpe con i tacchi era completamente nuda. – Puttana! – gridò la mia mente. Nemmeno si era pulita la traccia di sperma che adesso si stava seccando sul suo mento. Quella porca ci teneva che la vedessero com’era realmente dentro: una troia affamata di cazzi e assetata di sperma. Puttana gridò ancora la mia mente. - Ami tuo marito – chiese Paco a mia moglie, mentre lei preparava il caffè. - Moltissimo – rispose Nadia - anche se essermi concessa a voi, sembra smentirlo. Non lo tradirò mai con il cuore, perché è un gran lavoratore e ha un carattere buono. Il suo difetto è di non avere compreso la mia carnalità.- - Ti piacerebbe coinvolgerlo nei nostri amplessi? – -Tantissimo ma temo rimarrebbe scioccato se glielo lo proponessi e poi dovrebbe essere il maschio della coppia a suggerire certe cose, non è così? – - Si è così – intervenne Amos . – - Voi due come avete fatto a intendervi? – domandò mia moglie e Amos rispose: - Lavorando assieme. Dapprima conversando di donne in generale, poi iniziando a parlare delle nostre mogli con sottintesi sempre più espliciti e quando abbiamo capito che ...