Il tradimento di mia moglie
Data: 27/11/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: marito cornuto
... eravamo disposti a scambiarcele, abbiamo iniziato e parlarne con loro. Non è stato facile convincerle. Poi un giorno le abbiamo persuase ad andare al cinema, assieme, a vedere una versione non censurata del film ULTIMO VALZER A VIENNA. Le scene molto spinte resero l’atmosfera coinvolgente, così mia moglie ha accettato di farsi mettere una mano tra le cosce da Paco. Io ho fatto lo stesso con la sua. Rotto il ghiaccio, è accaduto il resto. Adesso sono loro, spesso, a organizzare gli incontri a quattro. - Vidi Paco approssimarsi a Nadia e sussurrarle qualcosa all’orecchio. Sulle labbra di mia moglie si accese un sorriso ma gli diede una risposta incerta. - Paco, forse mi chiedi troppo stamattina. – Lui la fissò con uno sguardo accattivante come volesse insistere a convincerla di fare ciò che le aveva bisbigliato nell’orecchio, quindi aggiunse che lui aveva le riserve ancora intatte e che le avrebbe somministrato un clistere di sborra. - Paco, non l’ho mai fatto e temo di non riuscire a sopportarlo. - - Amos farà da apripista – le propose lui. – Poi si eiaculerà in mano e spalmerà il suo sperma sul mio cazzo e il tuo buchetto. La sborra è un ottimo lubrificante naturale. – - Siete affiatati tu e lui, eh? – commentò mia moglie. - La vita è una sola – considerò Paco - ogni occasione mancata è perduta per sempre e la vecchiaia è dietro l’angolo. Allora Nadia, promettimi che, almeno, mi farai provare. - Avevo capito fin troppo bene che cosa le aveva proposto Paco: penetrarla ...
... nell’orifizio che io stesso mai avevo profanato, nemmeno con un dito e lui voleva infilarci quella mazza che aveva tra le gambe. Seguitai ad ascoltare quel che si dicevano. - Mi prometti di rinunciare immediatamente? – propose Nadia a Paco - se non riuscissi a sopportare il dolore? – - Hai la mia parola, Nadia, rinuncerò appena mi dirai di farlo. - - D’accordo – rispose mia moglie - ma intanto prendiamo il caffè. – Mi ritrassi dietro la parete ma la necessità starnutire e tossire mi obbligò a tornare nella camera degli ospiti e chiudere la porta. Quando, dieci minuti dopo, mi avventurai nuovamente nell’ingresso, udii Paco dire ad Amos: - Versane altra dal vasetto. – Mi chiesi che cosa avesse escogitato quel porco e che cosa, mia moglie permetteva che le facessero ancora. Il desiderio di saperlo, vinse il timore di essere scoperto e mi sporsi per vedere. Vidi Nadia semisdraiata sul tavolo del tinello. Teneva le ginocchia sollevate e le cosce aperte. Le avevano infilato nella fica una grossa melanzana, Paco le colava in bocca, versandola dalla sua, un rivolo denso di panna, da un contenitore che aveva trovato in frigo, di quelli adatti a spruzzare il contenuto sul gelato, e Amos gli leccava altra panna dai seni. A un tratto mia moglie disse: - Il tavolo è troppo duro per la mia schiena. Qualcuno vada in camera a prendere i cuscini e il mio sapone intimo dal bagno. – suggerì loro sfilandosi l’ortaggio dalla fica. Prima che chiudesse le cosce, potei costatare quanto si fosse dilatato ...