1. Diario di un corpo 3 - il camionista


    Data: 27/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: porcellino90, Fonte: Annunci69

    ... inginocchio e cosi mi avvicino a quel palo. Inizio a leccargli le cosce e poi l’interno coscia. Salato, leggermente viscido. Ingoio una ad una le sue palle gonfie e dure, risalgo lentamente l’asta e quando lo sento sbuffare lo ingoio, non riesco a prenderlo tutto. Il corpo ha un leggero scatto in avanti, il bacino si solleva e i piedi si impuntano. Vorrebbe spingermelo tutto in gola ma sa che non è ancora ben lubrificato, sa che non è il momento. Nonostante sia ormai partito ha ancora un ottimo controllo del suo corpo, sa come scopare e sa come far godere e godersi ogni momento. Mi accarezza la testa, sposta i miei capelli dalla fronte sudata, mi fissa negli occhi, in modo diretto, crudo, mi guarda leccargli la cappella e si morde il labbro inferiore. Cerco di fare meglio che posso, centimetro dopo centimetro, la saliva inizia a colare abbondante e riesco a farlo scivolare sempre più giù. Ci sono, è tutto piantato nella mia gola, resta fermo, contrae leggermente i muscoli alla base del cazzo per farlo indurire al massimo nella mia gola. Risalgo affamato di ossigeno e sempre più pronto ad ingoiarlo più velocemente. Inizio un pompino profondo, fatto di brevi pause e lunghi affondi. Sbuffa, si contorce a volte, altre lo tira via feroce dalla mia bocca e me lo spalma sulla barba. Strofina convulsamente la cappella violacea sulla mia barba prima di ripianteremmo in gola più bagnato di prima.
    
    Inizio a sentire male alle ginocchia e sopratutto alla bocca.
    
    Sono in piedi di ...
    ... fronte a lui.
    
    Fa un cenno con la testa, mi chiede in silenzio con uno sguardo se sono sicuro di volerlo prendere.
    
    Sorrido.
    
    Prende dal borsone dei preservativi, li mette sulla sporgenza nella doccia che servirebbe a poggiare il bagnoschiuma. Mi fa sedere e mi sfila le scarpe, l’ultima cosa che restava dei miei vestiti.
    
    Mi lecca un piede sorridendo, e poi poggia i miei polpacci sulle sue spalle, scende di nuovo a leccarmi il buco, ma la posizione è scomoda, continua per qualche minuto e poi quasi ringhiando ci tira su entrambi e mi butta in doccia.
    
    Apre l’acqua e regola la temperatura, qualche bacio molto profondo, e poi spegne l’acqua.
    
    Mi rimette come prima, con la testa poggiata alla doccia e il culo in fuori. Ricomincia scoparmi il culo con la lingua, sputando sempre più saliva, ora non è un dito ad affondare energicamente nel mio culo, sono due, poi tre.
    
    Quando sente il buco abbastanza rilassato e morbido, si alza e infila il preservativo.
    
    Si sputa su una mano, mi porge la stessa mano mimando lo sputo. Vuole che metta più saliva, così sputo anche io nel pozzetto che aveva già formato.
    
    Passa la mano sul cazzo duro e lucido.
    
    Inizia a spingere. Il diametro non comune si fa subito sentire, ma non ha fretta.
    
    Spinge deciso ma senza foga, sento la cappella allargarmi per bene e appena sto per abituarmi al diametro, lo tira fuori. Inizia un lento gioco di cappella che non fa altro che eccitarmi e rilassarmi sempre di più.
    
    Ad un tratto apre la doccia e ...
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