Diario di un corpo 3 - il camionista
Data: 27/11/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: porcellino90
... ancor prima che l’acqua possa invadere completamente i nostri corpi, spinge deciso tutto il suo cazzo in fondo al mio culo. Sono immobile, non sento dolore ma una sensazione molto forte di pienezza e dilatazione. Arriva in fondo e gira il mio viso verso il suo iniziando a baciarmi.
Inizia a muoversi lento, e il ritmo diventa sempre più forte, sempre più profondo. Ormai mi ha sfondato, può entrare come vuole. Si eccita a tirarlo fuori tutto e a guardare il mio buco richiudersi, non prima di averlo ripeto leggermente con un paio di dita. Iniziamo a stancarci in quella posizione. Tira sotto la doccia la sedia. Mi fa sedere con il busto poggiato sullo schienale e il culo all’infuori.
Sono completamente esposto così e non posso stringere il buco.
Inizia a scoparmi così, mi martella il buco facendo leva sulle cosce e spingendo il suo corpo sulla mia schiena. Sembra ancora più grosso il suo cazzo piantato così nel mio culo. Nonostante sia bellissimo scopare così è molto scomodo.
Mi sente a pancia in aria nel piatto doccia e inizia a montarmi così, in profondità, schiacciandomi col suo peso, a volte spingendo verso l’alto a volte mettendosi quasi perpendicolare al mio culo facendomi sentire le palle che sbattono sul mio buco.
Acqua, sudore, saliva. E’ tutto un unico miscuglio sulle nostre facce, siamo entrambi al limite.
Inizia a spaccarmi il culo con forza, tenendomi il culo più aperto possibile.
Con una mano regge le mie gambe in aria e con l’altra riesce ad ...
... infilare un dito dentro tenendo piantato anche il suo cazzo. La cose deve averlo eccitato parecchio, toglie la mano dal culo e la piazza dietro la mia testa, abbracciandomi quasi. Le spinte sono sempre più secche e decise.
Non si trattiene più e impugnando anche il mio cazzo lancia un suono cavernoso iniziando a sborrarmi in culo. Doveva essere carico, sento quel palo grosso allargarmi ritmicamente il culo, questa ulteriore dilatazione mi fa sborrare con forza e quasi con dolore, nella mano del mio bel camionista, che assopito l’effetto devastante del suo orgasmo le lecca per poi baciarmi.
Restiamo per qualche attimo così, io con le gambe in aria e il suo cazzo piantato in culo, lui riverso su di me che si lecca le labbra.
Sorridiamo entrambi. Ci rialziamo, vedo il suo preservativo estremamente pieno, lo guardo, forse con aria sorpresa e lui sorridendo accenna un:
“ Sempre tanto”.
Prende dal borsone del bagno schiuma e ci laviamo entrambi, anche adesso senza fretta, rilassandoci.
Chiusa l’acqua mi passa un suo asciugamano.
Lo prendo e inizio ad asciugarmi.
“E’ pulito, l’ho preso per te”.
Sorrido per la piccola attenzione che ha avuto nei miei confronti, e lui sempre sorridendo mi scombina i capelli ancora bagnati.
Sono il primo ad uscire. Arrivo alla macchina e aspetto che passi per salutarlo.
Arriva dopo qualche minuto con un caffè, insisto per pagarglielo ma rifiuta.
Fumiamo una sigaretta insieme e mi racconta qualcosa di se.
Come avevo ...