Viaggio in treno
Data: 27/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: ontrawel
... compagnia non ti dispiacerebbe e poi perché osservando con più attenzione il tuo occasionale interlocutore, ti rendi conto che l’umo che hai di fronte è anche un tipo interessante e affascinante.
-Si certo si accomodi –
Ordinate , parlate del più e del meno, scopri cosi che è in viaggio per affari e scenderà a Napoli e mentre parlate non puoi esimerti dal notare come il suo sguardo indugi ripetutamente nella tua camicetta, sulle tette e ogni sguardo sembra un messaggio, un comando ai tuoi capezzoli di farsi più turgidi, al punto che li senti indurirsi e spingere contro il tessuto e non fai nulla per celarlo, compiaciuta e velatamente eccitata dalle attenzioni.
La tua indole porca, tra una chiacchiera e l’altra, ti porta persino a pensare come possa essere il cazzo dell’uomo che hai di fronte e a pensare che non ti dispiacerebbe proprio assaggiarlo. Parlando, mentre la cena stava volgendo al termine e stavate gustando il caffè, il tono dei discorsi si era fatto più confidenziale e infarcito di tanto in tanto di frasi e battuta maliziose.
-Una signora da sola tutta la notte…..non hai paura?-
-Dovesse succedere stai tranquillo, ti chiamo in soccorso- accompagnato da un sorriso malizioso.
–Penso che andrò a coricarmi, anche se non ho sonno, desidero coricarmi un po’, per rilassarmi. Grazie della compagnia!
-Come!? Te ne vai già? Se dovessi aver bisogno come posso accorrere in tuo aiuto?-
Avresti potuto glissare con un sorriso di cortesia, avresti potuto ...
... ignorare l’allusione, avresti…….Invece con fare quasi distratto ed incurante, apri la borsetta, cerchi la matita per gli occhi, afferri la mano dell’uomo fissandolo negli occhi con uno sguardo più che eloquente e scrivi sul suo palmo una cifra, quella della tua cabina, allontanandoti con movimenti sinuosi sicura che il suo sguardo fosse calamitato su una tua ben precisa parte anatomica.
Rientrata in cabina ti liberi degli abiti e della biancheria e, indossata una corta camicia da notte, trasparente che non lascia spazio all’immaginazione, ti distendi sul letto proseguendo la lettura interrotta prima della cena., anche se: un po' il vino, un po' le avances velate dello del ipo appena conosciuto, hanno insinuato strani pensieri e voglie nella tua mente.Assorta nella lettura, non sapresti dire quanto tempo sia passato, quando senti un leggero picchiettio alla porta della cabina.
-Chi è ?- chiedi dall’interno
-Il tuo angelo custode- di rimando una voce che riconosci immediatamente e che dentro di te aspettavi di sentire. Ti alzi e sfacciatamente senza indossare nulla che possa coprire la tua quasi nudità, ti avvicini alla porta aprendola e rimanendo nel varco con una mano sul fianco. Per alcuni istanti solo il rumore delle ruote che scorrono veloci sulle rotaie, lo sguardo dell’uomo incrocia il tuo, per poi scendere ad ammirare le tue forme ; le tette, le cosce, la figa esposte in maniera palese ai suoi occhi. Pochi attimi che durano un’eternità in attesa che uno dei due ...