1. Mio marito aveva ragione


    Data: 19/08/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Spiccecco, Fonte: EroticiRacconti

    ... magari anche, sia pure in maniera minore, partecipare. Io lo baciai e gli dissi:” Non ti preoccupare, probabilmente quel damerino era spaventato e temeva di non farcela a scopare ancora, ma come hai visto ormai ho saltato il fosso, e, come ha accennato quel tizio, non mi sarà difficile trovare qualcuno che faccia godere me e di conseguenza anche te”. Io ero in uno stato di eccitazione massima, il fatto di scopare davanti a Giacomo che godeva e si eccitava, quando io scopavo con altri, mi era diventato indispensabile per godere io stessa. Quando uscimmo dal locale mi misi a cercare subito eventuali amanti per continuare quanto iniziato in precedenza. Vidi un bar poco distante dal parcheggio dove avevamo l’auto ed io dissi a Giacomo:”Entriamo, ci sono molte persone all’interno, ma separiamoci, voglio vedere se mi riesce un approccio giusto. Se mi vedi uscire, seguimi, cercherò di portarlo alla nostra auto per farmi scopare là dentro, e se del caso vedremo di convincerlo a continuare a casa nostra”. Ciò detto entrai nel bar e dopo avere dato una occhiata in giro mi diressi al banco, dove ordinai da bere. Lo sgabello era alto e quando ci sedetti sopra, le mie cosce rimasero quasi del tutto scoperte, mostrando la parte superiore delle calze autoreggenti. Non mi curai del fatto che, non portando mutandine, c’era la possibilità che con una manovra sbadata avrei potuto mostrare la mia fica nuda circondata da una leggera peluria che avevo rasato quasi del tutto, ma non ...
    ... completamente. Lo sgabello era girevole ed io incominciai a ruotare lentamente in modo circolare lanciando occhiate tutto intorno. L’interno del locale era nella penombra ed io non avevo idea se ero stata notata o meno, ma quando ero entrata avevo visto parecchi uomini ed alcune coppie seduti ai vari tavoli, e qualcuno anche in piccoli separé presenti nella parte più lontana dal bancone. Non mi restava che attendere per vedere come evolveva la situazione. Non passò molto tempo, un uomo sulla quarantina, piuttosto attraente, si avvicinò a me e mi chiese:” Scusi se la importuno, ma lei è sola ?“ Ora non lo sono più” – gli risposi guardandolo fisso negli occhi. “Aspetta qualcuno ?” – continuò. “Dipende.... – gli dissi avvicinandomi di più a lui. L’uomo mi guardò fisso e mi chiese : “ Non vorrei fare una gaffe, ma quanto ......? “ Si interruppe e mi guardò in modo ambiguo. “Ah, capisco qual è il suo dubbio – ripresi con un sorriso - ma non si preoccupi non sono una prostituta. Però le costerà molto in termini di fatica fisica perché sono molto eccitata, e perciò le chiedo, sarà lei sarà in grado di soddisfarmi completamente ? Sappia che sono molto esigente”. “Nessuna donna si è mai lamentata – mi disse l’uomo - ma se vuole essere completamente sicura, avrei un amico che mi potrebbe dare una mano .... se vuole lo chiamo”. E dopo aver ricevuto il mio assenso si allontanò e ritornò in breve tempo con un altro uomo della stessa età, più basso di lui, meno attraente, ma più “maschio”. “ Questo è ...
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