1. Scambio culturale [ pt. 1 ]


    Data: 29/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: alchest

    ... allenarsi all'aria aperta.
    
    Andammo a casa, arrivando quasi ad ora di cena. A tavola parlammo quasi tutto il tempo della sua passione per l'Italia, di quel che avrebbe voluto visitare e del fatto che avesse accumulato molti soldi dal suo lavoro perché era a conoscenza della crisi in Italia e non voleva pesare sulle nostre spalle. Mi proposi subito di fargli da guida turistica, ovviamente. Finita la cena, andammo in camera, gli mostrai dove avrebbe dormito, dove avrebbe potuto lasciare la roba e mi offrii di aiutarlo a sistemare "Ti do una mano?" "Certo, fai pure.. io mi sdraio un pò"
    
    Beh.. mi ero offerto di aiutarlo, non di fare tutto io.. Comunque, presi le cose primarie come intimo e magliette e le sistemai nei cassetti. Il mio letto era uno di quelli con il sotto estraibile, lui avrebbe dormito nel sotto ma si era già sdraiato sul mio. "Comodo il mio letto?" gli dissi, ma già ronfava. Coi piedi uno a penzoloni e l'altro sopra il cuscino.. 'Si dormirà al contrario al suo paese?' mi chiesi. Mi sdraiai anche io, ma non avevo sonno. Accesi il televisore, appoggiando la schiena al letto di sopra per non guardare di storto. Misi gli occhiali, dato che al buio sono una talpa e abbassai il volume. Frederick intanto ronfava e non volevo svegliarlo.
    
    Nel rigirarsi sul letto, mi portò un piede vicino alla testa. Il suo calzino bianco di spugna era praticamente ad un palmo dal mio naso. Usciva da lì il polpaccio glabro e definito. 'Non potevano continuare ad arrivare cessi ...
    ... come Adam?' mi chiesi. Era compromettente avere un bel ragazzo in camera. Ma io, sfacciato com'ero, non mi potevo certo trattenere dall'approfittare della situazione. Afferrai la sua caviglia, cercai di sfilare il calzino il più gentilmente possibile e via. Il suo piede era lì, sulla mia faccia. Mi spostai leggermente, per passare dalla parte della pianta e la odorai.. Pulito. Cazzo, presi a leccare immediatamente. Mi presi il cazzo in mano e cominciai a segarmi mentre annusavo il suo piede, col cazzo che mi esplodeva per la voglia di quel corpo. Gli succhiai l'alluce e stavo per venire, lì nelle mutande, quando con uno scossone mi scostò.
    
    Si era svegliato. Bene: primo giorno in casa di sconosciuti e già violentato da un ragazzino maniaco.
    
    Lui mi guardò con la faccia rincoglionita dal sonno, tirò indietro il piede e toccandolo lo sentì umido. Avvicinò anche l'altro piede, si sfilò la calza e me li avvicinò di nuovo "Continua pure" mi disse.
    
    Li presi assieme, li avvicinai e leccai la pianta dei piedi con tutta la foga che fino a quel momento era repressa per non svegliarlo. Lui era mezzo addormentato ma rimase sveglio, aprendo ogni tanto gli occhi. "Aspetta" mi disse, alzando i piedi in aria. Sollevò il culo mentre si sfilava i pantaloncini e le mutande.
    
    "Leccami il culo" mi disse mentre, piegando le gambe, lasciò il buco ad invitarmi a divorarlo.
    
    Mi avvicinai, salendo sul letto aprii la bocca e quando stavo per leccarglielo lui mi spinse via "Non ti ho detto di ...