1. Puttane! (2)


    Data: 29/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    “E questo che cos’è?”, mi chiede Enrico, scendendo dopo qualche minuto dal letto e prendendo un biglietto da visita dal comò.
    
    Guardo nella sua direzione e gli spiego: “Ti ricordi di Andrea, quel mio amico un po’ tocco?”.
    
    “Sì, credo di sì”.
    
    “Ecco: ieri sera ti sei fatto il suo schiavetto…”.
    
    “Ma non me l’ero già scopato anni fa?”.
    
    “Sì, esatto!”.
    
    “No! Non è possibile! Il tipetto che mi sono fatto anni fa era tutt’ossa!”.
    
    “E’ cambiato parecchio, eh! È diventato un bel bocconcino!”.
    
    “Già! Mi ha eccitato un casino!”, dice, ripensando alla monta del giorno prima. “Ma… che c’entra tutto questo con questo biglietto?”.
    
    “Me lo ha dato Andrea. Era con me e con… ehm… Knut nella stanza dei monitor e ha visto tutta la scena. Ha detto che ha aperto un locale dove si esibisce anche Marco e che, se vogliamo andarci, ci tratterà con i guanti. Ti dirò che mi è venuto un brivido di terrore a queste sue parole. E’ diventato ancora più viscido!”.
    
    “Lo ricordo bene: non mi è mai sembrato un tipo molto a posto…”.
    
    “Beh, comunque… se ci vuoi andare, tienilo pure!”.
    
    “Mah, chissà! Vedremo…”, conclude Enrico, e lancia il biglietto da visita di nuovo sul comò.
    
    Due sere più tardi siamo fuori dal locale di Andrea a fare la fila per entrare.
    
    Una tenda separa il vestibolo dalla sala. La scostiamo e si apre un mondo. Ragazzi perfettamente tonici, in papillon, polsini e slip bianco e nero, sgusciano tra i tavolini rotondi per portare da bere ai clienti. Il locale è ...
    ... pieno: facciamo fatica a trovare due posti liberi.
    
    “Ehi, ehi! Ma guarda un po’ chi c’è!”. Una voce impastata richiama la nostra attenzione. Alla mia sinistra la mole invadente di Andrea e il puzzo del suo sigaro ci fanno voltare. Allunga il collo e, con due dita alzate, ordina ad un cameriere di sparecchiare un tavolo.
    
    “Accomodatevi!”, ci invita, infine, con falsa reverenza.
    
    Pur di allontanarci da lui, lo assecondiamo. “E’ peggio di quanto ricordassi!”, mi sussurra Enrico all’orecchio.
    
    “Già! È diventato molto più lascivo e viscido! Mi pento di essere venuto qui stasera…”, mormoro.
    
    Non appena ci sediamo, un ragazzo mezzo nudo ci porta due cocktail. Lo guardo e lui bofonchia qualcosa. Mi giro verso il bancone e Andrea alza un bicchiere e mi sorride: a quanto pare ci offre la prima bevuta. Poi, guardo di fronte a me dove dovrebbe esserci un palco. Però è talmente buio che non si vede cosa c’è sopra. All’improvviso, si spengono anche le luci in sala, mentre in alto un faro illumina il centro della scena. Una gabbia inizia a scendere: dentro, un tipo completamente nudo si dimena e stringe le inferriate cercando di uscire. Chissà se fa parte del copione o è stato davvero catturato?
    
    La gabbia tocca terra: un clic e la porticina si apre. Il ragazzo esce fuori e comincia a guardarsi intorno, mentre la sua prigione risale. Un occhio di bue fa fuoco sul fondo del palco, al centro. Si vede una grande “X” fatta di tavole di legno, sulla quale è legato, per le caviglie e per i ...
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