Tua schiava
Data: 30/11/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: babbacombe_lee
Ho passato tutta la settimana a pensare che ti avrei detto di no.Mille discorsi, mille frasi, avevo messo insieme nella mia mente, mano mano che pianificavo la mia ribellione.Trovavo assurdo che una donna come me, giovane, bella ed intelligente, dovesse assoggettarsi al tuo volere, non c'era alcun motivo perché io continuassi a subire queste cose da te, poi, quando questa mattina mi hai telefonato dicendo che saresti passato a prendermi, non ho detto nulla, semplicemente mi sono vestita e sono rimasta in attesa che il citofono suonasse.Mi sono vestita come mi avevi detto, con una gonna al ginocchio, come tu mi ordini sempre in questi casi.Una bella giornata autunnale, fresca ma scaldata dal sole, l'ideale per trascorrere un po' di tempo nella tua casa in montagna.Mi piace quella casa, una vecchia costruzione di pietra in mezzo al bosco, un luogo tranquillo che non lascerebbe mai immaginare cosa vi accade in queste occasioni.Tu tieni molto alla pulizia, alla tua e, di conseguenza, anche alla mia, per questo mi sono sottoposta a due clisteri e alla fine hai voluto controllare di persona che fossi ben pulita.Sono rimasta nella vasca da bagno vuota, con il collant e le mutandine abbassate, tenendo la gonna sollevata con le mani, mentre tu mi allargavi le natiche per controllare che fosse tutto a posto, prima di inserire il plug.è grande, quest'ultimo plug anale, è veramente largo, temo che non mi abituerò mai, anche se tu dici che a forza di portarlo il mio buco si ...
... adatterà.Abbiamo mangiato fuori sulla veranda.Quando vuoi sai essere dolce e premuroso, non trascuri nulla, neanche il più piccolo dettaglio, come la rosa che mi hai fatto trovare in un vaso, a centro tavola.Mentre mangio continuo a sentire il plug che sembra volermi spaccare, aprire in due, ma so che questo è solo l'inizio, poi porterai la tua schiava nella tavernetta, la tua schiava che pensa tutta la settimana di ribellarsi, mai poi, quando viene il sabato, si lascia fare da te qualsiasi cosa, e gode per questo.Tu lo sai, è questa la tua forza e la mia debolezza.Il termosifone è di quelli vecchi, in ghisa, alti e stretti, lo hai riverniciato da poco, coprendo le macchie di ruggine. è l'unica cosa che posso osservare, visto che il mio viso deve stare ad un palmo dal radiatore.Il collare di cuoio, che abbiamo comprato insieme in un negozio per animali, dicendo che avevamo un cane di grossa taglia, mi stringe la gola e la catena d'acciaio è annodata alla staffa del termosifone, impedendomi di allontanarmi.Sono piegata in avanti in attesa della tua punizione.Cosa ho fatto? Non importa la colpa, quello che importa è solo la punizione.Le tue mani sollevano dolcemente la mia gonna e depositano la stoffa di lana pesante sulla mia schiena.Devo stare con le gambe dritte e leggermente allargate, conosco bene la posizione e ormai non c'è bisogno che tu mi tocchi per farmela assumere.Il primo colpo arriva leggero, neanche mi pare di sentirlo, attutito dal collant e dalle mutandine.Mano mano che ...