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Marianna
Data: 30/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autoerotismo Sensazioni Altro, Autore: A_Scrittore, Fonte: RaccontiMilu
Tutti in paese parlavano di lei. Nel bar che frequentavo di solito i suoi servigi erano accesi argomenti di dibattito. Ogni uomo, dal più adulto al più anziano, sembrava aver provato le sue doti. Devo ammettere che io non l'avevo mai vista e tutti me la dipinsero come una creatura schiva e dalla lunga capigliatura ribelle, in grado di far vedere le stelle più brillanti del firmamento. C'era chi risaltava la sua bocca carnosa e pronunciata, chi il suo seno sferico e dai turgidi capezzoli, chi invece parlava delle sue gambe lisce e della sua pelle leggiadra. Era già qualche giorno che il barista e i suoi clienti mi tarpinavano chiedendomi se fossi riuscita a vederla. Così, quel pomeriggio, rincasato dai campi decisi di chiedere a mio padre.-"Papà... tutti in paese parlano di una splendida donna... ne sai qualcosa?"-Mio padre subito incalzò -"Figlio mio..."- mi diede una pacca leggera sulla spalla -"Credi davvero a ciò che dicono in paese? Quelli sono zoticoni che si divertono a farti credere di tutto... non li ascoltare..."-Mi fidavo ciecamente di ciò che mi diceva mio padre ma ogni volta che entravo nel bar tutti continuavano a parlarne. Il suo nome sembrava essere Marianna e la mia curiosità cresceva sempre più. Il mio babbo seguitava a non voler farmi credere a ciò che dicevano in paese.�Un giorno però mentre ritornavo a casa da un vicolo uscì una donna, alta e dal fisico slanciato, dalla camminata sensuale e dal portamento altezzoso. Sprigionava una forte femminilità con ...
... i suoi capelli lunghi e dal vivo colore rosso... ribelli come me li avevano descritti, il seno sferico, il ventre piatto, le gambe toniche e lunghe... Mi donò un rapido sguardo curioso mentre restavo affascinato dal suo aspetto... sparì dietro l'angolo e provai ad inseguirla ma quella splendida creatura si era già dileguata. Mi sembrava essere un miraggio. Tornato a casa nella mia cameretta non feci altro che ripensare a lei. Marianna... il suo nome risuonava a caratteri cubitali nella mia mente suscitandomi piacevoli sensazioni, avvertendo un impulso irrefrenabile crescermi tra le gambe. Mi toccai pensando alla sua bocca e al suo viso ben truccato, ai suoi occhi da pantera che mi guardavano curiosi. Venni in poco tempo, faticando a trattenere gemiti di piacere...E nei giorni successivi non feci altro che pensare a quel fortuito e fugace incontro. La volevo conoscere. Chiesi al bar se sapevano dove si trovava ma nessuno riuscì a placare la mia sete di risposte.Così un giorno tornando dai campi setacciai ogni centimetro del paese. Marianna non poteva essere lontano ma non la trovai. Rincasai deluso e rassegnato, facendomi notare da mio padre che mi disse di lasciar perdere. Quella donna secondo lui era troppo grande per me e inoltre non esisteva... ma la domanda mi sorse spontanea... "Se non esiste, come fa a essere troppo grande per me?".Passarono settimane. Tutti ne parlavano. Chiesi a qualche moglie ma anche loro erano all'oscuro della faccenda. Chiesero ai mariti i quali ...