Sguardi e promesse - Racconti Erotici

Sguardi e promesse

E� stata davvero incredibile e sorprendente quella sensazione, perch� � bastato sfiorarle solamente la mano per avvertire distintamente un brivido. Il suo sguardo mi parla pi� di mille parole avvalorando e confermando che � condiviso da lei, per il fatto che � come una scossa, una corrente tra di noi della quale siamo entrambi consapevoli, poich� � una domanda interrotta e sospesa nei nostri occhi che s�incontrano per un attimo dato che s�arresta, cos� quando l�uomo del parcheggio mi consegna la macchina io le apro la portiera. Lei si china lentamente, aiuta il vestito a salire un po� e di nuovo per un attimo soltanto si gira e mi sorride, si rende conto che la sto guardando, poich� si ferma giocando con la mia testa e con la mia voglia. Io me lo merito, dal momento che io ho fatto lo stesso con la descrizione del mio Martini. In quell�attimo le gambe salgono lentamente e ogni momento sembra dilatarsi, in macchina mi racconta di lei, del suo lavoro, m�indica la strada d�incrocio in incrocio, adesso sarebbe senz�altro pi� facile dirmi il nome della via, tuttavia questa piccola caccia al tesoro � di certo pi� divertente.Lei sorride con gli occhi e questo mi piace moltissimo, visto che � un qualcosa di gioioso, eppure basta che li stringa un po� come sta facendo adesso mentre accavalla le gambe sfiorando per un attimo la mia mano appoggiata sul cambio, per far diventare in tal modo il suo sorriso improvvisamente molto pi� allusivo e malizioso. E� per� un attimo, in quanto ...

... ritorna aperto e giubilante. La parte di Imperia in cui abita � molto bella, le case sono quelle d�una volta con l�anima, con il sentimento e con la vitalit�, tenuto conto che sono belle da guardare, perch� sanno raccontarti e rivelarti quello che hanno permesso e visto nel tempo.�Sono arrivata, grazie. Guardi � quel portone l�, lei � stato veramente gentile� - mi dice, sfiorando apposta il dorso della mia mano per avere il massimo dell�attenzione e della considerazione per poi ritrarsi immediatamente.Imperia in quest�istante sembra fare da cornice a questo bizzarro momento. La luce soffusa che passa tra gli alberi testimonia il tramonto appena finito di questa bella serata d�estate, il vociare dei ragazzi in bicicletta rende tutto ancora pi� incoerente, sbalestrato e surreale. Il mio primo impulso sarebbe di chinarmi e di baciarla sul collo in questo momento in cui � piegata sulla borsetta per prendere le chiavi, per� mi trattengo. Io esco dalla macchina e mi dirigo alla sua portiera, lei � perfetta, mi guarda e mi sorride, aspetta che sia io ad aprirla e non so perch� mi piace ancora di pi�, dal momento che in quell�occasione io le porgo la mano e lei mi ringrazia con un sorriso.�Io abito qui� - mi dice abbassando gli occhi. Non so chi sia al momento in scacco, se io oppure lei, indubbiamente c�� abbastanza tensione.�Vorrei invitarla a cena� - rispondo io d�impulso. Lei mi sorride:�Devo tornare all�Esagono per un cliente. M�immagino gi� una cosa molto noiosa e sinceramente se gi� ...