pipì (ed altro): confidenze dal web 2
Data: 01/12/2018,
Categorie:
Altro,
Autore: robertino48
... National, dove incontrarono lo stilista che si intratteneva con gli ospiti.Secondo il programma prestabilito, la permanenza in ognuno degli store che dovevano visitare, compreso il servizio fotografico con i prodotti in merchandising, era di al massimo mezz'ora, per cui il tempo era poco e si doveva procedere con sveltezza.La seconda tappa era stata allo store dell'FNO presso Omotesando Hills, che, a causa della cerimonia di apertura, era affollato di fan e fashioniste, tanto che non si poteva vedere quasi niente.Il servizio fotografico era stato ancora più rapido e si era concluso alle 10 in punto.Fu in quel quel momento che Chiara incominciò a sentire il bisogno di fare la pipì': l'ultima volta che l'aveva fatta era stato all'Hotel Cerulean alle 8.30, quindi un'ora e mezzo prima, e dopo, come era solita fare per mantenersi sempre perfettamente idratata e depurata, aveva bevuto due bottigliette da mezzo litro d'acqua Sant'Anna, la più pura e la più diuretica.Era naturale, dunque, che sentisse il bisogno di liberare la vescica.Il servizio fotografico era appena terminato e l'organizzatrice della mattinata aveva detto alle quattro ragazze che, siccome il tempo era pochissimo, dovevano partire subito per l'Emporio Armani.Chiara disse: "Prima dovrei andare un attimo in bagno".L'organizzatrice, una giapponese di una quarantina d'anni dall'aria severa e inflessibile, rispose:"Non c'è tempo, siamo indietro sulla tabella di marcia".Chiara sgranò gli occhi: "Cosa? Non c'è tempo ...
... neanche per una pausa pipì di 5 minuti?"L'organizzatrice annuì: "Esatto, non c'è tempo! Non abbiamo neanche un minuto da perdere!".Chiara non si arrese: "Be' io ho bisogno urgente di fare pipì e la vado a fare lo stesso!"L'organizzatrice scrollò le spalle e con una punta di sadismo feticistico che i giapponesi chiamerebbero "omorashi", rispose: "Vai pure, però noi non ti aspettiamo e la giornata per te finisce qui, e forse anche la carriera, perché questa è la tua grande occasione, se non te sei accorta!"Chiara era arrabbiatissima, ma essendo una ragazza molto sveglia e ambiziosa sapeva che la minaccia dell'organizzatrice era fondata .Non posso permettermi di perdere un'occasione come questa per pubblicizzare il mio blog! E soprattutto non la posso perdere per un problema banale come quello di una pausa pipì.Alla fine, dunque, decise di rinunciare al pit stop o pee break che dir si voglia, e di continuare la lunga maratona degli stores e dei servizi fotografici.La tappa successiva fu presso lo store di Louis Vuitton.Normalmente Chiara sarebbe impazzita dalla gioia, trovandosi lì ed essendo protagonista, ma più passava il tempo più il suo bisogno di urinare diventava urgente e impellente.Ma lei era una professionista, oltre che una ragazza forte dalla vescica forte, per cui decise di far buon viso a cattivo gioco e di non lasciar trasparire dal proprio viso il senso di crescente disagio e nervosismo provocatole dal riempimento sempre più consistente della sua vescica.Riuscì così a ...