1. La lepre pazza - 10° capitolo - vita nell'ashram


    Data: 02/12/2018, Categorie: Lesbo Autore: Samuela, Fonte: Annunci69

    La Lepre Pazza
    
    di Parsamu
    
    10 – Vita nell’ashram:
    
    La settimana era terminata senza alcun fatto o situazione interessante che si fosse determinata nel nostro soggiorno all’ashram.- Infatti le giornate trascorrevano tutte uguali ed alla sera la stanchezza dei servizi ed i tempi lunghissimi delle meditazioni ci impediva di nutrire desideri erotici e ciascuna di noi alle nove di sera vagheggiava il giusto riposo. Ci fu solo l’eccezione della terza notte in cui Kimberly ed io ci lasciammo irretire dalle erotiche manipolazioni di Katharina.-
    
    La sera dopo che Katharina si era trasferita nella nostra camera, ci apprestammo a fare una doccia rinfrescante.- Kimberly fu la più svelta ad entrare in bagno, ma prima che finisse, Katharina entrò improvvisamente nel vano doccia con la scusa di farle provare il bagno-schiuma al “sandalo” che aveva comprato quella sera al “duty free” dell’ashram.- Nel far questo aveva lasciato volutamente la porta accostata in modo tale ch’io potessi parzialmente vedere cosa succedesse e, soprattutto, sentire.- Infatti di lì a poco il suono dello scroscio d’acqua si arricchì di voci, risatine, inequivocabili suoni di baci.- Per la verità la cosa stava per innervosirmi.- Mi sentivo prevaricata nella mia relazione più che amichevole con Kimberly.- Trascorsero pochi minuti che le due cominciarono a chiamarmi: - Dai vieni….. Cosa fai da sola….vieni….! – Mi tolsi l’accappatoio ed entrai nell’ampia doccia accolta dalle due amiche scatenate.- Non ero ...
    ... abituata ad entrare dentro una situazione erotica provocata da altri, di solito ero io ad iniziare, ma stavolta sentii il leggero disagio di dover affidare il mio corpo nudo ed ancora “freddo” ai desideri spumeggianti delle due partners.-
    
    Katharina mi prese subito per un braccio e con quella tipica foga da affamata di sesso che la contraddistingueva, mi strattonò a tal punto che scivolai sulla ceramica bagnata cadendo: Kimberly fu prontissima a sorreggermi.- Alzai la testa che avevo già tra le cosce della mia amica la quale, prontamente rialzatasi, con una mossa del suo bacino porse alla mia lingua il pelo grondante del suo sesso.- Katharina si spostò ed il getto della nappa investendomi piacevolmente sulla schiena provocò che io mi spostassi con la bocca verso la vagina che ben conoscevo.- Provai a leccarla senza fretta, ma il virulento dinamismo di Katharina, ora inginocchiata accanto a me, fu tale che dovetti dedicarmi al suo capezzolo che si era frapposto fra il mio viso ed il pube di Kimberly.- Cominciai a mordicchiare quel bottoncino appuntito nel mentre sentii aprirmi la fica da una mano frenetica.- Sentii un primo disagio quando un’unghia di Katharina quasi mi graffiò nel farsi strada fra le grandi labbre, poi cominciò a prendermi un primo alone di piacere intenso.- Guardai in alto e vidi il viso sorridente di Kimberly, mentre la sua mano destra, preso il posto della mia lingua, titillava il suo turgido clitoride che avevo avviato al godimento.- Ero alla mercè di ...
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