1. Il suo giocattolino


    Data: 02/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: mikirn82, Fonte: Annunci69

    Conosco Edoardo da quando sono bambino, siamo cresciuti nella stessa via. L'adolescenza ci ha portato a frequentare persone diverse, l'amicizia però non si è mai spenta. Da qualche anno vive a Torino, ieri mi ha chiamato per dirmi che si sposa.
    
    -Congratulazioni Edo!
    
    -Grazie Michi, ti chiamo anche per un altro motivo. Avrei piacere che ci fossi anche tu al mio addio al celibato, ti scoccia se dico ai miei amici di metterti nel loro gruppo WhatsApp?
    
    -Voglio esserci assolutamente, poi un paio di loro li conosco già.
    
    -Perfetto, allora ti giro il numero di Fabio, è lui l'organizzatore. Ah, mi raccomando, sarai mio ospite, non prenotare nulla a parte il treno.
    
    Chiusa la telefonata mi arriva un sms con il numero, qualche ora più tardi Fabio mi inserisce nel gruppo. Il programma della serata mi piace molto; aperitivo a San Salvario, cena a Eataly e concerto dei Muse al Lingotto. Guardo i partecipanti, sono l'unico da Rimini. Conosco solo Fabio e Alex, gli altri sono numeri senza nome.
    
    Quando scendo dal treno trovo Edoardo ad aspettarmi, lo saluto calorosamente e lo seguo fino alla macchina.
    
    -Allora Michi, cosa mi avete preparato?
    
    -Top secret Edo, lasciati trasportare.
    
    Arrivati a casa saluto Annalisa, la futura moglie. È sempre carina con il suo viso timido e dolce, trovo sia molto simpatica anche se non particolarmente attraente. Mi sistemo nella camera degli ospiti, mentre disfo la valigia arriva una notifica dal gruppo. Fabio mi dice di prepararmi, ...
    ... entro mezz'ora passeranno a prendermi. Edoardo sarà prelevato in un secondo momento.
    
    Scendo in strada, una Giulietta nera con le quattro frecce accese mi aspetta. Mi avvicino al finestrino del guidatore, saluto Fabio e Alex, seduto davanti con lui, dietro vedo un biondino che non conosco. Apro lo sportello e salgo, allungo la mano per le presentazioni.
    
    -Giuseppe.
    
    Quasi mi stritola la mano, lo guardo e sento una scossa nel basso ventre. Balbetto il mio nome, la sicurezza con cui mi fissa è penetrante, c'è anche un accenno di sorriso. Lascia la presa, mi sento come risvegliato da un incantesimo. Guardo il biondino schiudendo le labbra, poi mi giro verso Alex che mi sta facendo il riassunto del programma. Appena posso cerco di rubare qualche sguardo a Giuseppe, ogni volta che mi giro guarda fuori dal finestrino. Non parla praticamente mai, risponde a monosillabi quando viene tirato in causa. A fatica scopro che ha la mia età, è nato vicino a Crotone e vive a Torino da sedici anni. Lavora in ferrovia, operaio sui binari. Ha un fisico piuttosto magro, seduto sul sedile sembra poco più alto di me. I capelli biondi sono corti e pettinati da un lato, i lineamenti del viso spigolosi.
    
    Una volta raggiunti gli altri indossiamo le magliette create per l'occasione, spio Giuseppe per vederlo a petto nudo. I muscoli sulle braccia sono ben definiti, il torace non mostra segni di allenamento in palestra. Ha molti peli, quasi non si vedono i capezzoli. Con gli occhi cerco il suo pacco, ...
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