1. Il suo giocattolino


    Data: 02/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: mikirn82, Fonte: Annunci69

    ... quando alzo lo sguardo lo vedo fissarmi. Ha un’espressione severa, quasi infastidita. Mi giro e provo imbarazzo. Inizio a conoscere meglio gli altri, il biondino non sembra gradire le mie attenzioni.
    
    Una volta “rapito” Edoardo lo vestiamo, Fabio ha ordinato dagli Stati Uniti un curioso costume di carnevale. Giriamo per le vie di San Salvario, ogni volta che ci fermiamo Edo beve e viene sottoposto a scherzi e giochi. Quando arriviamo in zona Lingotto il festeggiato realizza che andremo a vedere i Muse, a fatica lo convinciamo a mangiare. Usciti da Eataly Edo non si tiene, salta come un capretto verso l'ingresso della zona fieristica. Alex distribuisce i biglietti, le file sono lunghe e dense. Ci accodiamo, in breve decine di persone sono dietro di noi. Più ci avviciniamo ai cancelli, più la gente intorno spinge. Riesco a malapena a girare la testa, Giuseppe è dietro di me. Sento il suo corpo premuto contro di me, sporgo leggermente il culo verso la patta dei suoi pantaloni. Non arretra di un millimetro, dopo qualche secondo il suo uccello cresce contro il mio sedere. Continuo a guardare in avanti, con la mano vado a cercare la sua zip. Giuseppe mi blocca, mi stringe forte il polso. Faccio un passo in avanti, non so bene come comportarmi.
    
    Il concerto sta per iniziare, Edo è nel mezzo insieme a Fabio e Alex, io mi defilo sulla destra e mi appoggio a una colonna. Improvvisamente sento una mano stringermi con forza una natica, mi giro e vedo Giuseppe alle mie ...
    ... spalle.
    
    -Vieni con me.
    
    Scatta fuori dalla folla, scolo la birra e lo seguo. L'attenzione della folla è tutta verso il palco, il biondino si dirige verso un angolo buio. Prima che possa aprire bocca Giuseppe mi sbatte contro il muro, mi bacia aprendomi violentemente le labbra con la lingua. Con le mani mi afferra il sedere e lo stringe, mi piego e abbandono le braccia lungo i fianchi. Quando sento crescere il piacere nelle mutande, il biondino si stacca e mi mette le spalle al muro.
    
    -Adesso basta, dopo vieni a casa con me.
    
    Poi si gira e se ne va, lasciandomi lì a domandarmi quale autobus mi sia passato sopra. Sono confuso ed eccitato, mi sento trattato come un oggetto.
    
    A fine concerto continuiamo a bere, verso le due e mezza Edoardo è al limite del coma etilico. Fabio e Alex lo portano a casa, dico loro che rimarrò ancora un po’ con i ragazzi, poi mi farò portare a casa da loro.
    
    Dopo circa mezz'ora fingo di essere stanco, Giuseppe si offre di accompagnarmi. Salgo in auto con lui, non mi degna nemmeno di uno sguardo. Io parlo a cascata, l'alcool mi scioglie la lingua, lui si apre la zip e tira fuori l'uccello senza togliere gli occhi dalla strada. Lo guardo con la bava alla bocca, è moscio e grosso. Mi bagno le labbra e mi piego su di lui, lo scappello e lo bacio. Puzza, ha un sapore acido. Lentamente mi cresce in bocca, al massimo della sua erezione fatico a contenerlo. La mano di Giuseppe piomba sulla mia testa, mi stringe i capelli e inizia a muovermi come una bambola. Lo ...