1. Secchione! Genesi di un padrone - parte 02


    Data: 03/12/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Naughty Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... scivolare la mano dal seno, giù per la pancia, fino al pube. I peli che le ricoprivano la vulva erano corti e ben curati, in armonia con il resto del suo corpo minuto e perfetto. Le passò le dita sull�apertura, delicato. Il cuore gli batteva a mille e avvertì il sudore inumidirlo sotto le ascelle e sulla fronte. Non sapeva cosa fare, era territorio completamente inesplorato ma il suo corpo agiva da solo. Tra l�altro, sembrava le piacesse, gli aveva infilato le lingua in bocca e faceva lenti e soffusi gemiti, come le fusa di una gatta. Andò avanti per quello che al ragazzo sembrarono secoli, in realtà forse pochi minuti, poi Pam lo prese per mano e lo guidò fin sul grande letto a baldacchino che troneggiava nella sua opulenta camera.Gli sfilò la camicia a scacchi un po� sfigata che portava e scoprì il suo corpo snello e completamente privo di peluria. Le spalle piccole e l�ossatura piuttosto esile, la pelle chiarissima e qualche neo ad adornargli il petto e la pancia. Le piaceva guardarlo, quel corpo, le piaceva baciarlo, le piaceva perfino leccarlo, dappertutto. Quel secchione imbranato era adorabile, dalla testa ai piedi e lei era vittima volontaria del suo maldestro incantesimo.Si sdraiò proprio nel centro, tirandolo, finché non le fu sopra. I loro corpi si scambiavano calore. Continuava a sorriderle e riprese a baciarla, stavolta sui seni. Prese in bocca un capezzolo e lo succhiò, prima timidamente, poi con più decisione. Ormai aveva smesso di ragionare. Passò all�altro, ...
    ... poi le leccò il collo, per tornare poi a baciarla mentre lei lo abbracciava e lo carezzava sulla schiena.Poi le piccole mani di lei scesero sulla vita e infine sulle natiche del ragazzo. Le spinse a sé mentre allargava la gambe, vogliosa di lui, della sua immensa virilità. Sentiva le loro zone erogene scivolare l�una sull�altra in un meraviglioso petting che, però, non faceva altro che invogliarla ad avere di più, ad averlo dentro di sé.Senza parlare, fece scivolare lentamente le mani tra il suo corpo e quello di Damian, mentre continuavano a baciarsi. Lo scroto le strusciava sulla figa mentre l�asta le toccava l�ombelico e le arrivava su quasi alla bocca dello stomaco. Lei toccò quel possente bastone, spingendo il bacino del ragazzo lontano da sé quanto bastava per riposizionare la punta del pene sull�entrata della figa. Lui si staccò dalla sua bocca e guardò in basso per vedere la cappella che si accostava alle grandi labbra. Poi, senza preavviso, abbandonò il peso del bacino impalandola.Pam s�inarcò e aprì la bocca ma non le uscì niente. Era qualcosa d�incredibile, non aveva mai provato niente del genere. Si sentì completamente riempita, faticava a respirare e guardava il volto beato del suo ingenuo amante. Dopo alcuni secondi di mugoli incoerenti riuscì a formare le parole:�Damian... sei... enorme....� si rese conto che quella frase era banale, sciocca e ovvia almeno quanto il �sei... bellissima...� di lui. Questi, sorrise. Un sorriso da un orecchio all�altro. Lo divertiva ...
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