1. Vita Da Insegnante CAP 2 Melanie


    Data: 03/12/2018, Categorie: Etero Autore: Brook

    ... allora" " Ascolti, lei non mi piglia in giro " " Cosa ? " " La vedo distratta ed è causa mia, la distraggo tanto quanto lei distrae me" " Cosa ? Hey no, Melanie senti non ti fare strane idee, sei solo una ragazzina ai miei occhi" " Non dica sciocchezze, allora perché mi fissava le tette ? Perché va camminando con un libro davanti i pantaloni ? Cerca di nasconderlo ? Non sono nata ieri". Il suo tono era calmo ma fermo, quasi eccitante se non altro paradossalmente riusciva a tenermi in scacco. La ragazzina che si confonde con le pagine di storia riesce ad interpretare benissimo gli sguardi e i segnali del corpo. L'avevo sottovalutata. " Usi troppo l'immaginazione " " Ah sì ?" disse e si alzò dalla sedia rapidamente per giungere al mio lato. " Quindi , se io passo da questo lato , non è un problema , non ha niente da nascondermi" " Hey no , rimani al tuo posto " Parole inutili , arrivó veloce come il vento mentre io invano cercavo di coprire la mia poderosa erezione con entrambe le mani. " Ahaha , lo sapevo ma non la immaginavo così , complimenti prof" Io ero in evidentissimo imbarazzo. " Ma cosa immagini ? Lascia stare che non hai visto niente , è tutto dentro i pantaloni" " Me lo faccia vedere allora" " Smettila , non possiamo perdere tempo" " Solo dieci minuti, poi riprendiamo , glielo prometto" Detto questo poggiò la sua mano destra sul mio pube. Addio cognizioni mentali, la sua mano me la immaginavo proprio cosi morbida e affusolata, il tocco non era invadente ma era ...
    ... delicato ed esperto. " Vede, prof, lei è così intelligente, affabile , se tutti i professori fossero come lei a scuola non avrei mai distrazioni". Poi proseguí: " Forse lei mi vede come una bambina ma si ricordi che ho quasi vent'anni." L'ascoltavo appena , mi ero perso , ci sapeva fare , era persuasiva. Si chinò, pensavo di sognare , via un bottone, non ci credevo, abbassata la zip e lo estrasse. " Avevo ragione" Mi guardò sorniona mentre con la mano reggeva la mia minchia. I nostri sguardi si unirono per una serie di interminabili secondi. " E cosa aspetti ? Siamo qui, hai fatto la frittata allora datti da fare". Non se lo fece ripetere due volte. Si avventò, lui era lì, pulsante, l'ha attesa per un'intera mattinata. Per prima cosa lo battè due volte sulla lingua poi si dedicò ai testicoli. Gli riservò dei baci soffici e delicati mentre il mio scroto tremava, pieno e voglioso di liberarsi, Lei lo sapeva e saggiava la sua superficie con la lingua ostentando una tecnica efficace , nel frattempo la sua mano percorreva la mia asta su e giù. Una volta che inumidì con la lingua tutto lo scroto passò all'asta. Sollevando lo sguardó lo incrociò nuovamente con il mio , la vidi , sorridente ed eccitata, contenta del trofeo conquistato. Percorreva con la lingua la mia vena , la lunga autostrada che portava dal glande alla base. Assaporava ogni centimetro del mio palo. Non potevo fare altro che sospirare, posi la mia mano sulla sua testa rossa come per invitarla a darmi più piacere. E lei ...
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